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Cronaca Cervia

La Finanza nei luoghi della movida, lavoratori in nero e cibo scaduto: una sfilza di sanzioni

I finanzieri hanno eseguito una serie di controlli nei locali pubblici presenti nella zona della “movida” di Milano Marittima

I finanzieri del Comando Provinciale di Ravenna in collaborazione con l’Unità Operativa “Igiene degli Alimenti” dell’Ausl della Romagna durante le ultime settimane del mese di giugno hanno eseguito una serie di controlli nei locali pubblici presenti nella zona della “movida” di Milano Marittima per verificare la regolarità dei numerosi lavoratori impiegati nel fine settimana e il rispetto delle prescrizioni igienico sanitarie.  Le operazioni  hanno visto operare sul campo più di 40 finanzieri e 6 ispettori dell’Ausl, hanno permesso di identificare più di 100 dipendenti trovati in servizio in 8 dei più noti locali della zona.

Secondo gli investigatori, dei lavoratori controllati 18 sono risultati completamente “in nero”, di cui 15 trovati all’opera in un solo locale, e altri 21 sono risultati impiegati in modo irregolare per aver svolto molte più ore di quanto contabilizzato con parte della retribuzione pagata in contanti “fuori busta”. Sempre secondo le risultanze investigative, è stato scoperto un addetto alla sicurezza, di origine albanese, che lavorava in nero, arrotondando le proprie entrate con il reddito di cittadinanza percepito dalla convivente. Per questo motivo è stata immediatamente richiesta all’INPS di Ravenna la decadenza del beneficio economico nei confronti del buttafuori che è stato inoltre denunciato, alla Procura della Repubblica di Ravenna, per violazione dell’art. 7 comma 2 del Decreto Legge 4/2019, per aver omesso di comunicare lo svolgimento dell’attività lavorativa.  

Sempre secondo le accuse, in alcuni congelatori del ristorante erano stipati generi alimentari, alcuni scaduti da diverso tempo e conservati con gravi carenze igienico sanitarie, che sono stati pertanto sottoposti a sequestro amministrativo con conseguente emissione urgente da parte della Dipartimento di Sanità Pubblica della stessa AUSL della Romagna di un provvedimento amministrativo di sospensione dell’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, con il quale venivano dettate al titolare del locale una serie di prescrizioni da ottemperare per ottenere la revoca del provvedimento. Nel corso dello stesso intervento, in un locale cucina, i finanzieri hanno inoltre trovato e posto sotto sequestro penale, per violazione del Testo Unico sui prodotti soggetti ad Accise, un termo-densimetro ed una damigiana in vetro, dalla capienza di 25 litri, risultata contenere alcool puro di illecita provenienza, che veniva utilizzato per realizzare un liquore artigianale da servire ai clienti nel dopocena. 

In campo anche la Polizia Locale di Cervia che ha proceduto ad una serie di rilievi e di verbalizzazioni per varie violazioni amministrative connesse alla mancanza di idonei presidi anti COVID, nonché all’illecita occupazione di suolo pubblico.

A conclusione degli interventi sono state irrogate, a carico dei responsabili, sanzioni amministrative per oltre 30.000 euro e due soggetti sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Ravenna. 

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