La grandine provoca danni alle coltivazioni, Coldiretti allerta Comuni e Regione
I forti temporali degli scorsi giorni con gli episodi di grandine hanno rovinato il raccolto di diverse zone di campagna del faentino
È allarme nelle campagne della provincia a causa di questo avvio di giugno tutt’altro che estivo. Nella serata di ieri una lunga e violenta grandinata, la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno, ha colpito i territori dell’alto Faentino, in particolare Tebano, toccando anche le zone di Villa Vezzano (Brisighella), Zattaglia (Casola Valsenio) e Biancanigo, a Castel Bolognese. Da un primo monitoraggio avviato da Coldiretti risultano danneggiate strutture, serre e coltivazioni, sia arboree, con impianti fortemente compromessi o completamente defoliati, che erbacee, con gravi perdite in quelle in avanzata fase di maturazione. Particolarmente colpite le coltivazioni in piena stagione produttiva: cereali, colture orticole e frutta, ma si registrano danni anche a vigneti.
Il repentino capovolgersi del tempo è una conferma dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi: precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandinate intense, come quella di ieri che seppur caratterizzata da chicchi di dimensioni contenute è proseguita per ben 10 minuti. Mentre sono in corso rilevamenti più dettagliati al fine di accertare le reali perdite economiche e fondiarie subite, Coldiretti ha già inviato un primo report a Regione e Comune per verificare se nelle zone colpite ci sono le condizioni per dichiarare lo stato di calamità.