La Lega italiana sbandieratori: "Pronti ad accogliere i faentini, per noi hanno le carte in regola"
Il presidente della Lega Italiana Sbandieratori, che associa prestigiose città di Palio in tutta la penisola: "Ad oggi non abbiamo avuto contatti ma, se a Faenza lo riterranno opportuno siamo disponibili a parlarne"
Si sta discutendo molto, non solo a Faenza, in merito al rifiuto della Fisb relativamente all’iscrizione annuale degli sbandieratori del Niballo. L’argomento è stato trattato nell’ultimo Comitato Palio e sarà inoltre oggetto di un’interrogazione nel corso del prossimo consiglio comunale. Tra le ipotesi attualmente al vaglio dei rioni per superare le difficoltà burocratiche e assicurarsi la presenza della giuria nelle prossime gare delle bandiere c’è la possibilità di iscriversi singolarmente alla federazione, oppure attraverso una associazione che contempli tutti i rioni.
Un’altra ipotesi riguarda invece l’addio definitivo di Faenza alla Fisb, la quale nel frattempo ha tolto dal calendario le gare faentine in programma il prossimo 17 e 18 giugno, e l’eventuale iscrizione a un’altra lega, la Lis, che contempla al proprio interno città prestigiose e che, per voce del presidente Alberto Angeli, non disdegnerebbe l’ipotesi di contare Faenza tra i propri associati.
“La notizia dell’esclusione di Faenza ha avuto molta rilevanza - spiega il presidente della Lis - Per quanto ci riguarda noi non abbiamo particolari restrizioni se non quelle che riguardano l’attività svolta dai singoli gruppi. L’unica valutazione che facciamo riguarda il fatto che l’attività sia consona rispetto agli obiettivi statutari della nostra associazione”.
Nel merito, secondo Angeli “la nuova legge del terzo settore richiede che all’interno delle leghe e delle associazioni federali ci sia almeno la metà più uno delle associazioni afferenti al terzo settore. Però bisogna specificare che innanzitutto, per via della pandemia, tale normativa è ancora in deroga. In secondo luogo, il 51% dei gruppi è già ampiamente raggiunto perché la maggior parte dei gruppi che si iscrivono sono associazioni singole, che hanno già approfittato delle agevolazioni diventando enti del terzo settore”. Di conseguenza non ci sarebbe nessun problema per l’iscrizione di Faenza, che in quel modo non dovrebbe quindi modificare assetti, regolamenti o statuti e potrebbe associarsi liberamente alla Lis.
“In Lega - evidenzia Angeli -, noi abbiamo gruppi iscritti che fanno capo alla Pro Loco o ad altre identità, anche religiose. Il comune per definizione porta avanti anche attività culturali. Ad oggi non abbiamo avuto contatti ma, se anche a Faenza lo riterranno opportuno siamo ben disponibili a parlarne. Noi siamo molto diversi dalla Fisb, la nostra è una storia lunga 40 anni, e contiamo oltre 1500 sbandieratori e musici associati”. Il tema riguarderebbe poi il regolamento tecnico delle gare delle bandiere, ad oggi “abbastanza diverso da quello della Fisb”, conclude il presidente. Di certo però potrebbe essere una soluzione percorribile, e non a caso qualcuno, anche a Faenza, l’aveva caldeggiata.