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Cronaca Solarolo

La lotta alla mafia inizia nelle scuole: progetto di “educazione alla legalità” a Solarolo

Con lo spettacolo “Antidoto”, messo in scena venerdì 20 all’Oratorio dell’Annunziata dai ragazzi della cooperativa sociale e compagnia teatrale “Il Tappeto di Iqbal”, si è conclusa la prima parte del progetto “Educazione alla legalità"

Con lo spettacolo “Antidoto”, messo in scena venerdì 20 all’Oratorio dell’Annunziata dai ragazzi della cooperativa sociale e compagnia teatrale “Il Tappeto di Iqbal”, si è conclusa la prima parte del progetto “Educazione alla legalità” realizzato dall’assessorato alle politiche educative dal Comune di Solarolo.

«Da diversi anni organizziamo in tutta l’Emilia Romagna progetti su varie tematiche, in particolare sulla lotta alle mafie e alla corruzione - spiega Massimo Vinieri, dell’Associazione Pereira, che collabora col Comune di Solarolo per questa iniziativa - In particolare, quest’anno è partito questo progetto che ha coinvolto quattro classi della scuola media di Solarolo, le due seconde e le due terze. I nostri formatori hanno svolto alcuni incontri in classe, per analizzare i caratteri distintivi delle mafie e spiegare i punti di forza che hanno permesso a queste organizzazioni criminali di sviluppare il proprio potere. Ora che le mafie si stanno sviluppando sempre più anche al nord Italia, cerchiamo di stimolare nei ragazzi uno spirito critico rispetto alla marea di informazioni di cui sono continuamente bombardati».

Nella mattinata di venerdì 20 marzo è stato realizzato l’incontro conclusivo nelle scuole medie di Solarolo con i ragazzi del “Tappeto di Iqbal”. «Questa cooperativa sociale e compagnia teatrale cerca di dare un futuro migliore ai ragazzi con problemi sociali del quartiere Barra di Napoli – continua Massimo Vinieri – I ragazzi imparano varie arti, dal teatro alla musica, fino alla giocoleria, in modo da ricevere un’alternativa alla propria vita rispetto alle difficoltà in cui si trovano».

L’Assessora comunale Liliana Salvo aggiunge: «Sempre all’interno del progetto “Educazione alla legalità”, abbiamo stretto un patto d’amicizia con la scuola media “Giosuè Carducci” di Bagheria. Dal 22 maggio ospiteremo a Solarolo i ragazzi di quella scuola per qualche giorno. Con una cerimonia ufficiale in sala consiliare il 24 maggio, suggelleremo questo patto d’amicizia, centrato sul lavoro che entrambi le due realtà, pur nella loro diversità di condizioni, svolgono: i nostri ragazzi che approfondiscono il tema delle mafie, fortunatamente solo su un piano teorico, si confronteranno coi ragazzi siciliani che invece vivono questa realtà sulla propria pelle ogni giorno. Gli alunni siciliani porteranno la loro esperienza  di contrasto alla mafia che svolgono attraverso il lavoro di conoscenza e approfondimento culturale su cosa significhi “mafia” e sulle dirette implicazioni che essa ha sulla vita di ciascun cittadino. E’ un progetto in cui crediamo e continueremo ad investire. I rischi di infiltrazioni e contaminazioni mafiose sono purtroppo presenti anche nella nostra regione – continua la Salvo - perciò vorremmo che si alzasse un muro di consapevolezza fin dalla scuola. L’unica arma che abbiamo contro questo fenomeno è di contrastarlo sul piano culturale, per scongiurare che associazioni malavitose possano trovare terreno fertile nel nostro territorio».

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