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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

La motovedetta ravennate salva 300 migranti dalle acque del Mar Ionio

I migranti si trovavano su due pescherecci sovraccarichi e in balia delle onde, a circa 70 miglia al largo di Capo Spartivento

La motovedetta CP 328, assegnata alle dipendenze della Capitaneria di porto - Guardia Costiera di Ravenna, ha fatto rientro domenica pomeriggio dalla missione operativa svolta nelle acque del Mar Ionio, dove ha portato in salvo complessivamente 291 persone, tra cui numerose donne e 9 bambini.

La CP 328 era partita il 20 gennaio scorso alla volta di Reggio Calabria, su ordine del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, allo scopo di partecipare al dispositivo di Border Surveillance e Search and rescue (SAR), correlato al fenomeno migratorio. L’equipaggio rientra a casa dopo due mesi di attività operativa ininterrotta, percorrendo oltre 2.000 miglia nautiche (3.700 km) con compiti di monitoraggio delle acque di competenza italiana e di intervento diretto in caso di pericolo per la vita umana in mare.

Tra le operazioni di ricerca e soccorso, spesso portate a termine in condizioni di mare agitato ed a grande distanza dalla costa, si ricorda la notte del 22 febbraio scorso, quando la CP 328 ha partecipato insieme ad altre unità navali della Guardia Costiera al soccorso di 573 migranti, che si trovavano su due pescherecci sovraccarichi e in balia delle onde, a circa 70 miglia al largo di Capo Spartivento, con tempo in rapido e sensibile peggioramento. Quella notte, dopo aver tratto a bordo in sicurezza oltre 200 persone in difficoltà, la CP 328 veniva dirottata d’urgenza al porto di Roccella Jonica per trasportarvi un migrante bisognoso di cure che finalmente, al termine di una traversata resa difficile dal mare grosso, venivano affidate al personale medico che attendeva in porto, ormai in salvo.

Ad accogliere l’equipaggio della CP 328 all’arrivo in banchina, domenica pomeriggio presso la darsena di Marina di Ravenna, il Direttore Marittimo dell’Emilia Romagna, Capitano di Vascello Francesco Cimmino, che ha voluto attraverso la propria presenza sottolineare l’importanza della missione effettuata e la vicinanza di tutto il personale. La motovedetta CP 328 riprenderà da subito l’attività quotidiana, che la vede impegnata nell’assicurare 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, il servizio SAR di ricerca e soccorso nelle acque marittime di competenza della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Ravenna, grazie alle sue caratteristiche di pattugliatore d’altura, con autonomia di oltre 500 miglia nautiche (950 km), in grado di affrontare qualsiasi condizione di mare (Unità ogni tempo) garantendo al contempo la sicurezza dell’equipaggio e delle persone tratte in salvo.

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