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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

La sala judo sarà intitolata a Tiziana Berti, 'angelo dei disabili'

Samantha Tardi: "Tiziana è stata il simbolo umano dell’unione, della tenacia, della generosità e dell’uguaglianza e siamo lieti, con questo gesto, di aver potuto regalare a tutti coloro che la amavano un sorriso"

Martedì pomeriggio è stata approvata all'unanimità, durante il consiglio comunale, la proposta di intitolazione a Tiziana Berti della sala del Judo presso il Pala Costa presentata da CambieRà. "Tutte le forze politiche hanno dimostrato ancora una volta quanto Tiziana riesca, anche oggi, a unire le persone nell’inseguimento di un intento comune e positivo - commenta soddisfatta il capogruppo Samantha Tardi - Vogliamo ringraziare tutto il consiglio comunale per aver dimostrato quanto la valorizzazione della generosità di Tiziana Berti fosse importante rendendo il dispositivo non tanto un atto politico, quanto un atto umano e doveroso per la stessa Tiziana, per i suoi collaboratori che oggi continuano e perseguono la strada precedentemente intrapresa, per i “ragazzi speciali” che ha aiutato per tutta la vita, per le loro famiglie e per tutta la comunità ravennate. Tiziana è stata il simbolo umano dell’unione, della tenacia, della generosità e dell’uguaglianza e siamo lieti, con questo gesto, di aver potuto regalare a tutti coloro che la amavano, e la amano tutt’ora, un sorriso: esattamente come lei riusciva a regalarne di continuo nonostante la malattia avesse già affondato le sue armi. Auspichiamo che l’intitolazione della sala Judo a Tiziana Berti avvenga quindi nel più breve tempo possibile e sollecitiamo pertanto il sindaco e l’assessore allo sport Roberto Fagnani a non indugiare, organizzando un momento di festa e di commemorazione all’altezza di Tiziana".

Tiziana Berti, chiamata spesso “L’Angelo dei disabili”, fu fondatrice e animatrice, dal 1983, del centro sport Judo Terapia, società all’avanguardia in Italia per l’avviamento alla pratica sportiva di ragazzi e giovani disabili. Tiziana, scomparsa recentemente a causa di una grave malattia, è stata definita dal Coni “un impagabile dirigente tecnico”. La sua attività incessante, che partì dal lontano 1979 al centro sportivo Oberdan in cui iniziò a lavorare con disabili psichici, la portò poco dopo alla fondazione del centro sport Judo Terapia, anticipando i tempi di quello che poi divenne il mondo dello sport per disabili e portando la sala judo del Pala Costa a essere il nucleo di un impegno sociale e sportivo di raro valore.

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