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Cronaca Solarolo

La storia di Suor Gilberta, missionaria da 40 anni in Guatemala e in Messico

Il consiglio comunale di Solarolo ha riconosciuto l'operato della sua cittadina in America Latina

Giovedì sera il consiglio comunale di Solarolo ha ospitato la propria concittadina suor Gilberta Santandrea, che dal 1979 opera con passione da missionaria in America Centrale. Suor Gilberta, accompagnata da alcuni parenti e da don Tiziano Zoli, parroco del paese, ha brevemente raccontato la storia della sua vita: «Sono nata a Solarolo nel 1940. Mio padre era un cantoniere provinciale, mia madre una casalinga. Con i miei genitori, le mie cinque sorelle ed i miei quattro fratelli abbiamo vissuto inizialmente a Felisio, trasferendoci dopo la guerra in via Fossa. A Solarolo ho frequentato le scuole dell’obbligo, poi a 17 anni sono entrata nella congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù di Bologna».

Nel 1979 la sua prima chiamata missionaria, in Guatemala. «In tempi in cui il Paese centroamericano era dilaniato da una guerra civile, aprimmo una scuola materna in una comunità nei pressi di Città del Guatemala. Per malattia dovetti rientrare in Italia nel 1983, ma tornai in Guatemala nel 1989, restandovi per altri dieci anni». Nel 1999 il trasferimento in Messico: «Nella periferia di Città del Messico abbiamo aperto una scuola materna, attualmente frequentata da 112 bambini dai tre ai cinque anni. Sono bimbi di famiglie povere, con babbi senza lavoro o mamme a carico di tutto, molte volte ragazze madri, con due o tre figli, che vivono in monolocali umidi, con tetti di lamiera e senza pavimento, privi di ogni comodità. I bimbi per giocare hanno soltanto la strada, ma nonostante tutto sono felici, belli, intelligenti, vengono a scuola contenti, lavati e pettinati, anche se l’acqua scarseggia e non è potabile». La scuola materna è gestita da quattro suore delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù. Le lezioni vengono svolte da quattro maestre laiche, più un maestro di musica ed uno di educazione fisica. «Grazie alla solidarietà di benefattori italiani, paghiamo lo stipendio delle maestre della scuola materna, diamo una merendina a tutti, regaliamo l’uniforme e il materiale scolastico ai bimbi più poveri. Io sono stata la direttrice della scuola fino all’anno scorso. Ora, per motivi di età, ho ceduto il ruolo e mi occupo di amministrazione».

Guatemala e Messico, due realtà abbastanza diverse fra loro, ma con in comune la povertà, l’ingiustizia, la corruzione, l’impunità: «Sequestri, assalti, fame e miseria sono purtroppo il pane quotidiano. La zona dove operiamo, alla periferia di Città del Messico, è molto pericolosa. Ci sono bande organizzate, molto violente anche fra loro, che si contendono il traffico della droga. In questa difficile situazione, noi cerchiamo di elevare i più piccoli con l’educazione, in un paese dove non ci sono scuole per tutti, dove un milione fra adolescenti e bambini vivono di elemosina sui marciapiedi». Al termine del racconto il sindaco Fabio Anconelli ha ringraziato suor Gilberta per la sua attività missionaria, donandole una copia in ceramica della Madonna della Salute, simbolo del Comune di Solarolo. Anche i rappresentanti dei gruppi consiliari di maggioranza e opposizione hanno espresso gratitudine a suor Gilberta, che ha concluso così: «Dopo un periodo riposo nel mio paese d’origine, tornerò nella mia “Galilea” il 16 dicembre, per continuare a lavorare nella vigna che il Signore mi ha destinato».

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