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Cronaca

La terza vita del Socjale, porte aperte a compagnie e artisti del territorio: "Sarà un teatro a servizio della collettività"

Il Socjale diventa a tutti gli effetti un 'teatro pubblico' e ospita enti e artisti del territorio. Il sindaco De Pascale: "Porteremo sempre più spettacoli negli spazi decentrati di Ravenna"

Le porte del Teatro Socjale di Piangipane si spalancano verso nuovi orizzonti. E' stata presentata la prima parte della nuova stagione musicale e questo, dopo il difficile periodo della pandemia, è già un buon segnale, ma il futuro del Socjale va molto oltre. La novità è che il Socjale aspira a diventare un grande polo culturale del forese. Forte della certificazione di “Locale di Pubblico Spettacolo”, ottenuta già nel 2020 e dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, il Socjale riapre non solo al pubblico, ma anche ai soggetti culturali del territorio, rilanciando e moltiplicando le proprie proposte ai cittadini.

Insomma il Teatro Socjale riparte al servizio della comunità, e lo fa ospitando prove, produzioni ed eventi curati da enti culturali come Ravenna Festival, Ravenna Teatro ed ErosAntEros - Polis Teatro Festival. Prima della certificazione, infatti, il teatro era riservato esclusivamente ai soci del Circolo Arci. Da ora in avanti non sarà più solo così: buona parte degli spettacoli sarà ancora riservata ai soci del circolo, ma molti altri saranno invece aperti a tutti.

"Rendendolo un teatro pubblico - dichiara Tiziano Mazzoni, presidente del Circolo Teatro Socjale - siamo riusciti a riportare il teatro a servizio del territorio. Le collaborazioni che stiamo portando avanti porteranno sul palco del Socjale tanti artisti e realtà del territorio". Sono già arrivati sul palco di Piangipane infatti gli eventi di Ravenna Jazz, la stagione "Al Socjale" di Ravenna Teatro (inaugurata dallo spettacolo "Mille anni ogiù di lì" di Luigi Dadina e Davide Reviati), la Stagione dei Piccoli. Ma sono allo studio anche ulteriori collaborazioni con altri enti che potrebbero utilizzare gli spazi del Socjale grazie a una convenzione da realizzare insieme al Comune di Ravenna.

"Siamo felici che finalmente possa ripartire la programmazione del teatro Socjale – afferma il sindaco Michele de Pascale – un luogo storico, che ha sempre saputo rinnovare la proposta culturale senza dimenticare le proprie radici e che attrae ogni anno un pubblico vastissimo non solo dal forese, ma da tutto il territorio comunale. Inoltre mai come quest’anno è importante la sinergia tra le varie realtà culturali cittadine, che permettono di ampliare ulteriormente l’offerta artistica del nostro territorio".

"Quello del Teatro Socjale di Piangipane è uno spazio fondamentale per la collettività - sottolinea la neo assessora con delega al decentramento Federica Moschini - Sappiamo bene ciò che significano questi spazi di aggregazione per la collettività. Spostare il pubblico della città in questi spazi culturali decentrati permette di avere e sviluppare centri culturali di alto livello anche nel forese".

"Ci sono due meriti che vanno riconosciuti - rileva ancora il sindaco - quello dei volontari che lavorano al Teatro Socjale, e l'altro a tutto il movimento cooperativo del nostro territorio. I braccianti 100 anni fa hanno dato vita a una straordinaria idea che poi è stata portata avanti dal movimento cooperativo di Ravenna nel corso degli anni. Credo che siamo davanti alla terza vita del teatro (nato nel 1920 e "rinato" con il Circolo Arci nel 1990, ndr). L'agibilità pubblica legata allo spettacolo cambia la natura di questo spazio, rendendolo a tutti gli effetti un teatro con funzione pubblica". 

"Noi abbiamo vissuto il problema dei luoghi della cultura chiusi e con capienze ridotte, spesso in maniera immotivata, a causa della pandemia - prosegue De Pascale - ma abbiamo vissuto anche la scelta di riprogrammare tutti gli spettacoli, con una riorganizzazione degli spazi culturali incredibile. Abbiamo riadattato i luoghi che già utilizzavamo e recuperato spazi inutilizzati da anni. Viviamo in una situazione in cui i grandi spazi diventano sempre più grandi, nuove realtà emergono e nuovissime realtà nascono dal nulla. Non possiamo non cogliere le opportunità di questa crescita, con la nascita di nuovi spazi e la valorizzazione di ciò che già esiste in tutto il territorio decentrato. Questo vale per il Socjale, così come per il Tam di Marina, Palazzo Grossi a Castiglione e così via".

"Pensiamo a convenzione forte con il Socjale di Piangipane per permettere ad altri enti di accedere agli spazi del Teato, come già si fa all'interno del Rasi, dell'Almagià e altri luoghi gestiti dal Comune. Non solo nel centro, ma in tutto il territorio comunale. Portiamo sempre più spettacoli negli spazi decentrati del territorio - conclude il sindaco di Ravenna - Il Teatro Socjale è lo spazio che ha le migliori caratteristiche per intraprendere questo nuovo processo, e dovrà essere d'esempio per tutto il territorio".

Soddisfatto per le nuove prospettive del Teatro di Piangipane anche Antonio De Rosa, sovrintendente di Ravenna Festival: "Una struttura culturale indispensabile nel territorio. Due concerti di Riccardo Muti e lo spettacolo di Neri Marcorè di quest'anno sono stati preparati proprio all'interno del teatro Socjale". Sulla stessa linea anche Marcella Nonni di Ravenna Teatro che guarda avanti verso i nuovi spettacoli di teatro contemoraneo che saranno ospitati sul palcoscenico del Socjale, fra cui uno che tratterà il tema del gioco d'azzardo ("Slot Machine", in programma il 30 novembre) con la musica di Christian Ravaglioli (direttore artistico del Teatro Socjale) e l'attore Alessandro Argnani.

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