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Cronaca Cervia

La tradizione dell''oro bianco' continua: inviato al Papa il sale di Cervia

La tradizione dell’omaggio al Papa del sale di Cervia non si interrompe neanche in tempo di Covid

La tradizione dell’omaggio al Papa del sale di Cervia non si interrompe neanche in tempo di Covid. Il Comune di Cervia infatti ha rinunciato, per cause di forza maggiore, al tradizionale incontro a Roma per la consegna del sale, ma ha programmato insieme al Parco della Salina di Cervia la spedizione di una "panira" con il sale e i prodotti al sale di Cervia che giungerà a papa Francesco nella giornata programmata per l’incontro ufficiale.

Era stato programmato per mercoledì 11 novembre, momento in cui, come da tradizione, ogni anno il sindaco insieme a una ristretta delegazione rinnovava la tradizione del dono dell’oro bianco cervese al pontefice a Roma. A questo rito si sono uniti da quattro anni anche i pellegrini del Cammino del Sale, richiamando l’antica tradizione che per oltre quattro secoli vide i salinari cervesi affrontare un lungo e pericoloso viaggio a dorso di mulo per portare questo prelibato prodotto in Vaticano, dove serviva per la mensa pontificia e per i battesimi nella città di Roma. Quest’anno anche il percorso dei pellegrini è stato ridimensionato e i camminatori hanno affrontato il viaggio lungo la Via Romea Germanica solo per tre giorni.

Iniziata quando il cardinale Pietro Barbo (diventato poi papa Paolo II) divenne vescovo di Cervia nel 1444, la tradizione si fermò nel 1870, in seguito agli eventi della breccia di Porta Pia, che interruppero i rapporti diplomatici tra il Vaticano e l’allora giovane Regno d’Italia. Il cardinale Pietro Barbo aveva pensato di inviare il salfiore a papa Eugenio IV (al secolo Gabriele Condulmer, zio del Barbo per parte di madre) per ringraziarlo della nomina a vescovo di Cervia, allora ricca diocesi (proprio per la produzione del sale) dello Stato Pontificio. La tradizione della consegna del sale in Vaticano è ripresa, dopo oltre 130 anni di sospensione, nel 2003, grazie anche all’interessamento del cervese monsignor Mario Marini.

“Una tradizione che non potevamo interrompere ancora una volta - dichiara il vicesindaco Gabriele Armuzzi - Abbiamo deciso, sebbene non possa darci la stessa emozione, di dare continuità al rito attraverso la spedizione del nostro sale. Ci auguriamo che questo piccolo gesto possa anche essere di buon auspicio per la città".

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