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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Cultura digitale al Mar e al Museo Classis: ecco il "Laboratorio Aperto"

“Questo progetto - afferma l’assessore a Turismo e smart city, Giacomo Costantini - sarà fondamentale per sperimentare e sviluppare servizi e tecnologie"

E’ in pubblicazione il bando per individuare il soggetto gestore del Laboratorio Aperto di Ravenna, uno spazio di progettazione e divulgazione digitale, collocato all’interno del Mar - Museo d’Arte della città di Ravenna e del nuovo Museo Classis a Classe, per lo sviluppo di progetti innovativi destinati alla fruizione turistica del territorio.

In particolare il progetto del Comune, finanziato con 540mila euro per tre anni dal Por Fesr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna, riguarda la fruizione turistica dei beni culturali e del territorio ed è inserito in una rete regionale che vede tutte le città capoluogo concentrate su diverse tematiche. Il Laboratorio Aperto è inteso come nuova forma di aggregazione e di processi partecipati.

"Questo progetto - afferma l’assessore a Turismo e smart city, Giacomo Costantini - sarà fondamentale per sperimentare e sviluppare servizi e tecnologie con l’obiettivo di migliorare la fruizione del patrimonio artistico e monumentale della città sui quali la nostra amministrazione sta continuando ad investire, aumentando l’esperienza di visita di turisti e cittadini che sempre di più devono essere coinvolti nei processi di co-creazione dei contenuti che non siano finalizzati solo all’apprendimento, ma alla crescita personale. Un obiettivo molto sfidante per la nostra città che guarda ai migliori esempi internazionali".

Quindi il Laboratorio Aperto sperimenterà potrà utilizzare percorsi di innovazione e partecipazione attraverso, ad esempio, App, video, modelli 3D, digitalizzazione e didattica smart che coinvolgano la cittadinanza e i visitatori. Il soggetto gestore dovrà anche realizzare attività di formazione ed educazione alla digitalizzazione per pubblici diversi; promuovere la cultura digitale anche verso fasce sociali marginali o emergenti per superare il divario digitale; organizzare eventi destinati alla costruzione di servizi o di applicazioni.

Il Laboratorio Aperto avrà il compito di interpretare il patrimonio come fattore di crescita economica, tecnologica e di inclusione sociale, grazie alle attività che vi saranno realizzate; potrà essere motore di industrie creative culturali; potrà possedere capacità di innovazione sociale, culturale e di dialogo interculturale, grazie al piano delle attività e agli scambi che avranno luogo nei suoi spazi. Fino al 27 luglio le offerte potranno essere presentate seguendo le indicazioni disponibili al sito: https://bit.ly/2yLDTbo.

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