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Cronaca

Anche le Forze dell'ordine contro i lampioni spenti: "Pericoloso lavorare al buio, operatori stressati"

Anche Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), e Giovanni Morgese, responsabile del Nuovo Sindacato Carabinieri (Nsc) per l’Emilia-Romagna, contrari allo spegnimento dell'illuminazione pubblica

“E’ un errore spegnere le luci, io credo ci possano essere altre soluzioni. Non è questo il momento di spegnere la pubblica illuminazione ed è un problema anche di sicurezza sul luogo di lavoro. Invito il sindaco di Ravenna a rivedere questa posizione”. E’ questo il pensiero di Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), già ispettore della Polizia di Stato e parlamentare romagnolo del gruppo Lega. Tonelli non ne fa una questione di bandiera, ma evidenzia la questione dello spegnimento notturno delle luci a Ravenna dall’1 alle 5 come bipartisan e indispensabile per mantenere la sicurezza cittadina.

“L’illuminazione è indispensabile per la sicurezza, si arriva a questo tipo di soluzioni quando la sicurezza non è un punto di centralità per l’amministrazione - dichiara Tonelli - C’è un mondo di persone che lavora di giorno, ma c’è anche chi lavora di notte. Col buio gli operatori di Polizia devono sopperire a questa maggiore esigenza di sicurezza in condizioni di precarietà. Ci dobbiamo rendere conto che per la Polizia il luogo di lavoro è anche la strada. Sostituire le lampade con quelle a led e a basso consumo forse era una cosa che doveva essere fatta prima. Anche lo Stato ha finanziato in passato, anche in zone periferiche, la sostituzione dei sistemi di illuminazione, perchè è uno dei criteri principali per la sicurezza. Non so quale sia il bilancio di Ravenna, ma forse si può risparmiare da altre parti. Gli errori così vengono scaricati sulla cittadinanza, io vedo una insensibilità da parte dell’amministrazione su questo punto”.

“Non entriamo nel merito delle decisioni politiche, ma nel merito della sicurezza del nostro personale sì. C’è un pericolo oggettivo nel lavorare al buio, e stiamo andando in una direzione contestuale di stress in cui gli operatori lavorano - dice Giovanni Morgese, responsabile del Nuovo Sindacato Carabinieri (Nsc) per l’Emilia-Romagna -. E, oltre all’aumento dei rischi sul lavoro, è un problema anche per la vigilanza del territorio”.

Sullo spegnimento si erano espressi negativamente nei giorni scorsi anche i rappresentanti dell’osservatorio sulla sicurezza stradale, mentre alcuni cittadini hanno organizzato per la giornata di venerdì 2 dicembre una ‘Marcia per la Luce’: “Nata come idea dell’opposizione in comune a Ravenna, ma è diventata una cosa trasversale. Abbiamo deciso da subito di organizzarla, in due cortei che partiranno alle 19.30 rispettivamente da piazzale Farini e da Porta Sisi, e che confluiranno in piazza XX Settembre. La manifestazione sarà senza simboli di partito e senza slogan - dichiarano gli organizzatori -. I primi segnali che ci sono stati dallo spegnimento dell’illuminazione sono preoccupanti. Anche per questo motivo le adesioni sono state trasversali, ci auguriamo che questa iniziativa serva ad inviare un segnale all’amministrazione”.

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