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Cronaca

Lampioni spenti e strade al buio: l'opposizione organizza una 'Marcia per la luce'

"La proposta è di coinvolgere associazioni, privati cittadini e rappresentanti di attività commerciali facendo sì che ogni partecipante porti con sé una torcia per portare simbolicamente un po' di luce nell'oscurità della città"

Ravenna sprofonda nel buio e l'opposizione organizza una "marcia per la luce". Lo spegnimento dell'illuminazione pubblica per contenere le spese energetiche, partito a Ravenna lunedì, ha sollevato le proteste da parte di commercianti, lavoratori e residenti, che non si sentono sicuri a camminare di notte in giro per la città nell'oscurità. Così venerdì 2 dicembre chi vorrà scenderà in strada, dalle 19, portando con sè una torcia o la luce del cellulare. Verranno formati due cortei - il primo con partenza dalla stazione ferroviaria, il secondo da porta Sisi in borgo San Rocco - che contemporaneamente arriveranno in piazza XX settembre alle 20.

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Ravenna al buio, il direttore d'hotel in centro contro i lampioni spenti: "Abbiamo paura, usiamo la torcia del cellulare per farci luce"

"La misura emanata, come ormai di consueto in maniera completamente unilaterale dalla maggioranza dall'amministrazione comunale, senza alcun contraddittorio e senza il confronto con l'opposizione o le associazioni di categoria, ha colto di sorpresa la cittadinanza che non ha tardato ad esprimere le proprie perplessità e a lamentarsi (giustificatamente) non tanto per i disagi patiti, quanto per la minor sicurezza che peraltro, dopo i fatti di Ponte Nuovo della notte scorsa (dove sono state aperte alcune auto, ndr), non può considerarsi solo una percezione - scrivono i gruppi consiliari di opposizione - Ma il senso di insicurezza diffuso riguarda anche altre categorie di cittadini, in primis coloro che hanno turni di lavoro che li costringono a tornare a casa in piena notte, oppure le giovani donne, che sovente raccontano di rimanere costantemente collegate in videochiamata quando devono rincasare da sole. Proteste arrivano anche dai commercianti e dalle attività produttive, costrette a lavorare di notte in una città già tristemente balzata agli onori della cronaca per tristi primati come quello di essere tra le meno sicure per i più alti tassi di rapine bancarie e domestiche. Inutili a nostro avviso le proteste (più o meno velate e più o meno strumentali) interne alla maggioranza, arrivate peraltro a cose fatte. E non si provi, come fatto oggi in modo piuttosto goffo sugli organi di stampa, a far ricadere tutte le colpe sul governo centrale, altrimenti come si spiegherebbe il fatto che numerosi comuni vicini abbiano deciso di non mettere in atto questo provvedimento?".

L'idea allora, per raccogliere le proteste e veicolare proposte, è quella di organizzare una camminata per la serata di venerdì 2 dicembre "in occasione della quale chiederemo una revisione di questa misura - concludono le forze d'opposizione ravennati - La proposta è di coinvolgere associazioni, privati cittadini e rappresentanti di attività commerciali facendo sì che ogni partecipante porti con sé una torcia per portare simbolicamente un po' di luce nell'oscurità della città. L'evento, privo di simboli di partito, bandiere o altri vessilli sarà aperto a tutti quelli che vorranno chiedere la revisione di questa decisione, o quanto meno una negoziazione della stessa, perché gravemente colpiti in modo più o meno diretto: l'invito vale pertanto per comuni cittadini, ma anche per imprese e imprenditori, associazioni di ogni tipo, gruppi politici e movimenti che abbiano a cuore la sicurezza della nostra Ravenna".

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