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Cronaca

Lavoratori della Sovia di nuovo in piazza: "Basta illegalità: diritti e salario"

L’iniziativa sindacale è iniziata mercoledì con il turno della mattina con la proclamazione dello sciopero e un presidio davanti ai cancelli della Marcegaglia

Seconda giornata di lotta per i lavoratori della Sovia. L’iniziativa sindacale è iniziata mercoledì con il turno della mattina con la proclamazione dello sciopero e un presidio davanti ai cancelli della Marcegaglia. "Abbiamo richiamato la direzione dello stabilimento alle proprie responsabilità, denunciando un sistema di appalti - spiegano i manifestanti - Un sistema “marcio” che, nella smania del profitto, si offre come terreno fertile per lo sfruttamento estremo dei lavoratori". Il presidio si è poi trasferito nel pomeriggio in Piazza del Popolo.

"Durante la manifestazione abbiamo denunciato la condizione dei lavoratori della Sovia - continuano i manifestanti - Una “falsa” cooperativa che agisce nell’illegalità. Manifesta illegalità che è emersa sin dal suo ingresso nello stabilimento, con il reclutamento dei lavoratori affidato a un’agenzia interinale che avanzava proposte di lavoro e li inviava alla cooperativa solo dietro un compenso in denaro. Un sistema illegale continuato poi con il “furto” del 10% della retribuzione che Sovia applica ai lavoratori abusando della legge sul socio-lavoratore. Le condotte illegali di Sovia, dopo le iscrizioni dei lavoratori ad Sgb, sono poi continuate sul terreno delle libertà e dei diritti sindacali, minacciano e discriminando i lavoratori iscritti al nostro sindacato. Ora la lotta dei lavoratori prosegue, anche sapendo di potere contare sulla solidarietà di tutta Sgb, dei lavoratori del Sol Cobas, dello Slai Cobas Sc, delle tante forze sociali politiche che erano nella piazza. Nei prossimi giorni svolgeremo l’assemblea dei lavoratori della Sovia e del coordinamento dei lavoratori in appalto alla Marcegaglia".

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