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Cronaca

I lavoratori del porto in sciopero: le sirene suonano in segno di lutto per l'operaio morto a Venezia

I sindacati: "È necessario rimettere al centro la parola 'sicurezza' a partire dalle istituzioni ministeriali, dal Governo e dalle parti sociali"

Un nuovo infortunio mortale sul lavoro coinvolge il mondo della portualità. A perdere la vita è stato Alessandro Zabeo, lavoratore interinale rimasto coinvolto in un incidente a bordo di una nave al porto di Venezia lunedì mattina. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti di Ravenna si stringono nel dolore della famiglia del lavoratore deceduto e aderiscono allo sciopero nazionale dei porti proclamato per mercoledì dalle segreterie nazionali di categoria. Lo sciopero si articolerà nelle ultime 2 ore di ogni turno della giornata, comprese le prestazioni a orario spezzato e giornaliere. Alle 12 risuoneranno le sirene del porto in segno di lutto. Saranno garantiti i servizi essenziali quali: assistenza ai passeggeri, sicurezza degli impianti e del patrimonio aziendale, vigilanza e mantenimento in funzione degli impianti per merci deperibili, animali vivi e controllo merci pericolose.

"È necessario rimettere al centro la parola “sicurezza” a partire dalle istituzioni ministeriali, dal Governo e dalle parti sociali - affermano i sindacati - Serve l’emanazione dei necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, ripetutamente sollecitati dalle organizzazioni sindacali, e dei regolamenti attuativi sulla “Sicurezza nei luoghi di lavoro del settore trasporti e microimprese”. È indispensabile ripartire dal potenziamento dei poteri di controllo e vigilanza delle AdSP e della centralità dei Rls e Rlss. Il ruolo degli ispettori portuali, in seno all’AdSP, deve essere rafforzato incrementandone il numero e dotandoli di potere sanzionatorio così come vanno ampliate le risorse in capo ai nostri delegati.".

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