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Cronaca

Lavoratori precari, in arrivo 800 stabilizzazioni nella sanità: "Numeri destinati a crescere"

E' stato firmato un accordo regionale sulle stabilizzazioni di oltre 800 lavoratori nelle aziende sanitarie della regione, per le professioni sanitarie, gli Oss e tutti i profili professionali sanitari, tecnici ed amministrativi

E' stato firmato giovedì un accordo regionale sulle stabilizzazioni di oltre 800 lavoratori nelle aziende sanitarie della regione, per le professioni sanitarie, gli Oss e tutti i profili professionali sanitari, tecnici ed amministrativi. "Numeri destinati a crescere, visto che a oggi non è stato possibile verificare completamente quanti lavoratori siano in possesso dei requisiti che possono essere stati maturati in parte anche in Aziende Sanitarie al di fuori della Regione - spiegano i sindacati Fp Cgil, Cisl, Fp Uil, Fpl - Questo importante risultato è frutto del lavoro messo in atto prima a livello nazionale con l’accordo del 30 novembre 2016, che prevedeva un intervento per ridurre radicalmente un precariato esploso con la normativa che bloccava le assunzioni negli scorsi anni. Dopo tale fondamentale accordo firmato da Cgil, Cisl e Uil è seguito coerentemente il decreto Madia che, anche grazie al lavoro fatto da Cgil, Cisl e Uil nelle sedi competenti, è stato modificato durante la sua approvazione permettendo oggi di consegnare ai lavoratori precari da anni la possibilità di vedere riconosciuto in modo stabile il proprio impegno e alle aziende sanitarie della regione, uno strumento per rafforzare i servizi. Questa operazione darà modo anche all’ Azienda Usl della Romagna di dare stabilità al personale che ha maturato competenze ed esperienza all’interno del servizio, valorizzandolo ed evitando in questo modo di disperdere un patrimonio di conoscenze e di investimenti che sono stati effettuati in questi anni per formare tale personale. Tutto ciò permette, con un evidente vantaggio per gli utenti, di dedicare maggiore tempo all’assistenza diretta che sarebbe stata contratta laddove parte del tempo lavoro si sarebbe dovuto dedicare ad ulteriori percorsi di formazione e di inserimento nei diversi reparti e/o servizi di centinaia di lavoratori che avrebbero dovuto sostituire persone già formate. Ora è necessario avviare la ricognizione negli ambiti di Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena mediante avvisi e bandi delle persone in possesso dei requisiti, in modo da arrivare entro marzo del 2018 alle prime stabilizzazioni e ad una prima pianificazione che comprenda tutto il periodo 2018-2020".

I sindacati chiedono all’ azienda della Romagna che il percorso per definire i criteri sia fatto in tempi rapidi, "perché è tempo di dare risposte al personale che fino ad oggi ha vissuto una ingiusta situazione di incertezza relativamente alle proprie prospettive. L’accordo prevede anche un Osservatorio Regionale che dovrà seguire questa imponente operazione di stabilizzazione, al fine di dare tutto il supporto perché eventuali problematiche o difficoltà siano affrontate e risolte tempestivamente omogeneamente sul territorio regionale. Nei prossimi giorni inizierà una campagna informativa unitaria nelle Aziende nella certezza che questo accordo, oltre a dare risposte alla qualità del lavoro, risponde alla migliore qualificazione dei servizi a favore dei cittadini".

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