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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Toppe di catrame al posto del ciotolato, il Comune: "In pochi mesi tornerà tutto come prima"

L'amministrazione comunale di Ravenna chiarisce che sono in corso dei lavori di posa di fibre ottica e che, come previsto dal regolamento scavi, il ripristino del manto stradale deve avvenire in due fasi

Toppe di catrame al posto del ciotolato. Spuntano a macchia di leopardo in varie aree del centro storico di Ravenna. L'amministrazione comunale di Ravenna chiarisce che sono in corso dei lavori di posa di fibre ottica e che, come previsto dal regolamento scavi, il ripristino del manto stradale deve avvenire in due fasi: "ripristino provvisorio e successivamente ripristino definitivo della pavimentazione stradale col materiale originario della carreggiata".

L'amministrazione comunale punta ad "ottenere i ripristini definitivi nei prossimi mesi", che "dovranno essere eseguiti nel rispetto dei seguenti criteri: devono essere messi in opera i conci, integrati da nuovi qualora ciò sia necessario seguendo il disegno geometrico preesistente. A lavoro ultimato non devono risultare spazi vuoti o interstizi eccessivamente larghi e a ripristino avvenuto il piano di calpestio deve risultare continuo e privo di dossi o avvallamenti.

"Sul piano tecnico, le ragioni del ripristino provvisorio a seguito di scavi sono legate alla necessità di dovere lasciare trascorrere un adeguato intervallo temporale che consenta  l'assestamento dello scavo e l'esaurimento dei fenomeni di possibili cedimenti dovuti alla compattazione del materiale di riempimento dello scavo stesso - chiarisce ancora il comune - Tale ripristino provvisorio  viene eseguito rispettando diversi criteri: il materiale di rinterro della parte bassa dello scavo dovrà essere di tipo sabbioso e sarà posto in opera asciutto a strati multipli ed adeguatamente costipato a strati con l’utilizzo di idonei mezzi meccanici, sopra il materiale sabbioso sarà posato misto granulare stabilizzato asciutto posto in opera a strati multipli ed adeguatamente costipato a strati con l’utilizzo di idonei mezzi meccanici infine viene eseguito a chiusura dello scavo uno strato di conglomerato bituminoso".

"Queste varie lavorazione comunque non garantiscono l'assenza di cedimenti sull'area interessata dallo scavo  in quanto tale  fenomeno si può esaurire se l'area interessata allo scavo è soggetta all’azione diretta del  traffico  e solo dopo che è decorso un certo intervallo temporale - aggiunge l'amministrazione -. Eseguendo il ripristino provvisorio in questo modo si può procedere a riaprire la viabilità garantendo un elevato livello delle condizioni di sicurezza per la circolazione veicolare e pedonale. Inoltre essendo il conglomerato bituminoso un materiale tipo  flessibile, diversamente dai cubetti in pietra, in caso di cedimento della pavimentazione per il naturale assestamento dello scavo si può intervenire ricaricando con lo stesso materiale per interventi di ripristino con rapidità senza interferire con il traffico veicolare". I lavori sono a carico dell’impresa esecutrice. 

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