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Cronaca Mezzano / Via Capitania

Il ponte di via Capitania a Mezzano sarà demolito e ricostruito: lavori entro il 2024

È stato approvato il progetto di demolizione e ricostruzione del ponte che attraversa lo scolo consorziale circondario nelle vicinanze del centro abitato di Borgo Masotti

Il ponte di via Capitania, interdetto al transito di mezzi e pedoni dal 2017, sarà riaperto nel 2024. È stato infatti approvato il progetto di demolizione e ricostruzione del ponte che attraversa lo scolo consorziale circondario nelle vicinanze del centro abitato di Borgo Masotti - strada comunale di collegamento tra la via dello Zuccherificio e via Argini - per un importo complessivo pari a 350.000 euro. L'infrastruttura, inserita nel piano triennale dei lavori pubblici 2023-2025, dovrebbe essere completata entro il 2024.

Via Capitania è una strada ultracentenaria che attraversa, parallelamente a via Cerba, i terreni agricoli posti tra via Zuccherificio, a breve distanza da Torri di Mezzano, e via Argini. È attraversata a sua volta, passando sotto il ponte in questione, da un canale di irrigazione che, partendo da via Cerba, porta acqua ai terreni agricoli circostanti, arrivando fino a Piangipane. Sotto la proprietà della società Eridania è servita, fino a che non fu completata via Cerba, come collegamento unico tra via Argini e via Zuccherificio, a servizio dello stabilimento Eridania e non solo. Nel 1980, il ponte fu rifatto nuovo a spese di Eridania. Nel 2003 diventò di proprietà del Comune di Ravenna che l’asfaltò, ma poi nel 2017, avendone accertato la pericolosità, lo sbarrò completamente.

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Il progetto

L’esigenza è quella di migliorare il livello di servizio e il grado di sicurezza stradale attraverso il rifacimento di una infrastruttura che presenta diverse non conformità dovute alla criticità dell’erosione della lamiera della condotta e le barriere laterali danneggiate e pericolanti. Il progetto prevede la sostituzione del condotto in lamiera esistente in via Capitania con un nuovo manufatto scatolare in calcestruzzo consolidando le aree adiacenti con opportune opere.

La soluzione, il tracciato e la larghezza della nuova struttura sono vincolati innanzitutto dalle prescrizioni dettate dal Consorzio di Bonifica e nel rispetto della viabilità interessata dall’intervento. Considerando una possibile soluzione, non esaustiva, l’intervento prevederà quindi prima di tutto la demolizione della struttura esistente e la risagomatura dell’alveo e delle zone limitrofe e la possibile posa di manufatto scatolare, se compatibile con il dimensionamento del fornito dal Consorzio di Bonifica, oppure la creazione di una nuova struttura con spalle in modo da creare una sella di appoggio per le nuove travi, la realizzazione dei baggioli, il posizionamento di nuovi isolatori antisismici e il successivo impalcato in acciaio o in travi prefabbricate e soletta collaborante in c.a o con struttura reticolare che soddisfi le prescrizioni dettate dal Consorzio di Bonifica e da altri Enti coinvolti.

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