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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Al via i lavori del potabilizzatore, la più grande opera dopo Ridracoli

Sono stati avviati ufficialmente i lavori del nuovo impianto di potabilizzazione di Ravenna, la grande struttura che si propone, nell'acquedotto di Romagna, di dissetare il ravvenate con un approvvigionamento di circa 25 milioni di metri cubi d'acqua all'anno

Sono stati avviati ufficialmente i lavori del nuovo impianto di potabilizzazione di Ravenna, la grande struttura che si propone, nell'acquedotto di Romagna, di dissetare il ravvenate con un approvvigionamento di circa 25 milioni di metri cubi d’acqua all’anno, circa la metà dell'invaso di Ridracoli. Nella mattinata di venerdì, è stata posta la prima pietra dei lavori del nuovo potabilizzatore (denominato NIP2) che Romagna Acque-Società delle Fonti Spa realizzerà a sud di Ravenna, nell’area della Standiana.

Romagna Acque – Società delle Fonti Spa è impegnata nella ricerca di azioni finalizzate a garantire la migliore risposta al fabbisogno idropotabile della Romagna, e si impegna a mantenere e ottimizzare il controllo pubblico di un bene primario e indispensabile come l’acqua. In tal senso, persegue la garanzia nel tempo della continuità, della qualità e della sicurezza del rifornimento idrico, in ogni situazione e frangente climatico; e punta alla sostenibilità del prelievo idrico, in particolare in relazione agli ecosistemi coinvolti.

Al via i lavori per il nuovo potabilizzatore (Rafotogronaca)

In linea con questi principi, il nuovo grande potabilizzatore rappresenta il più corposo intervento previsto dal Piano degli Investimenti della Società. Alimentato dalle acque derivate dal Canale Emiliano Romagnolo, avrà una potenzialità di circa 1100 litri al secondo; una portata annua di 25 milioni di metri cubi; e utilizzerà un processo di potabilizzazione fra i più moderni ed efficienti attualmente disponibili (ultrafiltrazione), che permetterà di ottenere una elevatissima qualità dell’acqua. Il costo previsto è di circa 38,5 milioni di euro; l’entrata in funzione avverrà nel corso del 2016, e nel 2017 l’impianto sarà a regime.

Il nuovo potabilizzatore (secondo solo a Ridracoli, in Romagna, come portata idrica) e i circa 40 km di condotte di interconnessione ad esso collegate rappresentano un intervento “di sistema” per l’intera area romagnola: che rende disponibile una rilevante quantità di risorsa aggiuntiva. Infatti, la contemporanea ottimizzazione e il potenziamento del sistema di adduzione consentiranno la completa interconnessione della rete idrica per l’intera Romagna. Tutto ciò in linea con l’obiettivo del progetto Società delle Fonti: che è quello di diversificare le varie fonti di approvvigionamento idrico, puntando a utilizzare sempre più acqua di superficie al posto di acqua di falda. A regime, fin dal 2017, l’apporto del NIP2 dovrebbe permettere un minor prelievo di acqua di falda in Romagna per quasi 13 milioni di metri cubi all’anno; garantendo al contempo al territorio la gestione in termini di fornitura idropotabile complessiva anche in momenti di particolari problematiche meteorologiche o nel caso di manutenzione di altri impianti.

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