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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Tutto irregolare dentro il laboratorio cinese: 9 lavoratori in nero, 3 clandestini, 5 minorenni

Inoltre, all'interno degli immobili è stata constata la costruzione di precari "dormitori", mediante utilizzo di tramezzi e pareti in legno, cartongesso e cartone, destinati alle persone impiegate nell'attività ed ai loro figli

Blitz contro il lavoro nero dei clandestini. In un servizio congiunto di personale della guardia di finanza della tenenza di Faenza e militari della compagnia carabinieri di Faenza, coadiuvati da personale dell'ispettorato del lavoro, si è contrastato il fenomeno dell’immigrazione clandestina e dell’utilizzo di manodopera irregolare. I controlli sono avvenuti nella serata di mercoledì, intorno alle 22.

Nello specifico il personale operante, in tutto una ventina di operatori impiegati, ha controllato un’azienda di confezioni di abbigliamento con sede a Faenza, ubicata all’interno di due capannoni tra loro comunicanti; in esito a tale attività è stata riscontrata la presenza di nove lavoratori in nero nonché di tre clandestini, tutti di etnia cinese. Inoltre, all’interno degli immobili è stata constata la costruzione di precari “dormitori”, mediante utilizzo di tramezzi e pareti in legno, cartongesso e cartone, destinati alle persone impiegate nell’attività ed ai loro figli, dei quali cinque minorenni (fra cui un bambino di appena un anno). Sono stati 14 gli adulti identificati all’interno del capannone.

All’interno del secondo capannone comunicante con quello adibito a laboratorio, i militari operanti hanno trovato “nascosti” tre cittadini stranieri risultati irregolari sul territorio nazionale. In particolare durante l’ispezione dei luoghi gli operanti hanno trovato la porta che conduce al secondo capannone chiusa a chiave ed in un primo tempo nessuno dei presenti, compreso il titolare dell’attività, si è reso disponibile ad aprirla, adducendo la spiegazione di non avere la chiave essendo una parte di fabbricato non a suo uso. In realtà a seguito di ulteriore ispezione del piano superiore dove i cittadini cinesi abitavano, è stata rinvenuta dai carabinieri all’interno di un cassetto la chiave che ha consentito di aprire quella porta e fare ingresso in un ambiente adibito a deposito di materiale nel quale erano stati ricavati altri “dormitori” nei quali fino a quel momento erano rimasti nascosti al buio i tre clandestini nonché un 13enne figlio di una delle famiglie abitanti al piano superiore.

Il rinvenimento di quella chiave nella disponibilità del cittadino cinese titolare dell’attività, che in un primo tempo aveva dichiarato di non averla, ha configurato a suo carico gli estremi di reato di “favoreggiamento della clandestinità” mentre i tre clandestini sono stati denunciati per il reato di “permanenza illegale sul territorio nazionale”. Inoltre, nel corso dell’attività è stato documentato lo stato di degrado igienico-sanitario in tutti i locali nonché la mancanza di idonei strumenti di estinzione degli incendi, pertanto sono state inviate apposite segnalazioni ai competenti uffici comunali, dell’asl e dei vigili del fuoco. I militari dell’arma di Faenza hanno informato d’urgenza anche i locali servizi sociali riguardo le condizioni di vita dei minori. Sono in corso controlli di tipo tributario.

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