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Cronaca

"Le aree di sgambamento sono parchetti, non parcheggi": la denuncia di Enpa

Aree di sgambamento utilizzate come "parcheggi" per i propri cani. A lanciare l'accusa sono i volontari di Enpa (Ente nazionale protezione animali) della sezione di Ravenna

Aree di sgambamento utilizzate come "parcheggi" per i propri cani. A lanciare l'accusa sono i volontari di Enpa (Ente nazionale protezione animali) della sezione di Ravenna: "Da più parti ci è stato segnalato un fenomeno singolare, ovvero quello che induce alcuni detentori di cani a “parcheggiare” il proprio animale all’interno dei parchi riservati allo sgambamento degli amici a quattro zampe. Gli episodi sono riscontrabili quasi sempre in prossimità di supermercati, fatto che ci induce a supporre che il detentore della bestiola, non potendola condurre con sè all’interno dell’esercizio commerciale, non abbia altra soluzione che quella di introdurlo nell’area verde recintata riservata allo sgambamento cani e lasciarlo libero di vagare da solo. Non condividiamo una simile condotta, innanzitutto perché il cane deve essere sempre accompagnato dal possessore, così come prescrivono le norme vigenti in materia; in secondo luogo perché lasciando un cane incustodito si possono verificare degli spiacevoli e talvolta pericolosi incidenti. Il parchetto riservato allo sgambamento dei cani è pur sempre un luogo aperto al pubblico e pertanto l’occhio del detentore deve essere sempre presente e vigile. Zuffe, aggressioni e morsicature possono avvenire in modo particolare là dove i cani sono tenuti liberi e incustoditi. Quando si esce di casa con "fido" occorre sempre essere attenti per non generare problemi agli animali e al prossimo. Evitate quindi di lasciare liberi senza la vostra presenza i cani: con l’occasione invitiamo a sorvegliarlo affinchè non abbandoni "sgradevoli ricordi" sul terreno".

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