Le attività del Consultorio ai tempi del Covid: "Fortissimo aumento delle richieste di consulenza psicologica"
Ospite dell'intervista con il sindaco de Pascale è stata la dottoressa Sara Zagonari, direttrice facente funzione dei Consultori Familiari della Provincia di Ravenna
Quindicesimo appuntamento con le dirette Facebook del sindaco Michele de Pascale per confrontarsi sui temi della sanità e dell'emergenza Covid. Mercoledì ospite dell'intervista è stata la dottoressa Sara Zagonari, direttrice facente funzione dei Consultori Familiari della Provincia di Ravenna.
Il consultorio familiare si rivolge alla popolazione dai 14 anni fino all'età della menopausa, con gli spazi giovani dai 14 ai 20 anni nei quali i ragazzi possono trovare risposte alle loro problematiche grazie a un team multidisciplinare composto da ostetrica, ginecologo, psicologo e andrologo per offrire visite gratuite ai ragazzi fino ai 20 anni, in ottica di prevenzione delle malattie sessuali anche maschili. Una grossa fetta dell'attività riguarda le nascite, con le donne seguite dal primo accesso al consultorio fino al momento della presa in carico in ospedale, e con il servizio di interruzione volontaria della gravidanza con possibilità di contatto con psicologi e assistenti sociali. Ci sono poi attività legate alle visite ginecologiche e stanno riprendendo gli incontri sulla menopausa. Altro fiore all'occhiello è l'ambulatorio dell'endometriosi: Ravenna è diventata punto di riferimento per il primo livello diagnostico e soprattutto il follow-up.
Come sono cambiati i servizi del Consultorio con il Covid
"Abbiamo avuto un fortissimo aumento delle richieste di consulenza psicologica con il Covid, sia per quanto riguarda le donne incinta che per quanto riguarda gli adolescenti - spiega la direttrice - Abbiamo dovuto riorganizzarci, ora finalmente possiamo anche riaprire gli spazi giovani a libero accesso. Da quando siamo in zona bianca abbiamo poi riaperto alla possibilità della presenza dei compagni alle visite e nei mesi scorsi abbiamo recuperato tutta l'attività di screening per la prevenzione del tumore del collo dell'utero".
Il problema delle ecografie morfologiche
"Abbiamo cercato di implementare la parte delle gravidanze, tanto che abbiamo iniziato una nuova attività: il servizio di ecografie morfologiche e test combinati, esami che non erano mai stati fatti presso i consultori, in parte per dare una mano ai nostri colleghi ospedalieri, ma in realtà vorremmo continuarla anche in futuro", aggiunge la dottoressa. Quello dell'ecografia morfologica è un tema molto discusso negli ultimi mesi, dal momento che con la pandemia si è presentato un problema di accessibilità allo screening primo trimestre e, appunto, all'ecografia morfologica in tutta l'Ausl Romagna.
Il problema è noto da tempo anche al sindaco: già lo scorso dicembre (in piena emergenza Covid) de Pascale, in un incontro con la direttrice del distretto sanitario di Ravenna dell'Ausl della Romagna Roberta Mazzoni, aveva lanciato l'allarme. "Bisogna considerare che si tratta di esami altamente specialistici: spesso non sono sufficienti 11 anni di specializzazione per avere operatori ben formati - spiega Zagonari - Purtroppo è un momento di estrema difficoltà nel reperire i medici. Il numero delle prestazioni non è ancora quello che dovremmo fornire, ma continueremo a lavorare nei prossimi mesi per migliorare".
Gravidanza, Coronavirus e vaccini
Il sindaco e la direttrice affrontano anche il tema del rapporto tra Covid e gravidanza. "L'anno scorso le donne incinte che hanno preso il Covid erano davvero poche, poi il virus ha iniziato a colpire anche le fasce più giovani e quindi anche le donne in gravidanza - racconta Zagonari - Molte donne incinte ci chiedono del vaccino: negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni è stata fatta una campagna vaccinale molto forte, seppur con due vaccini diversi, sulle vaccinazioni in gravidanza e non sono stati segnalati eventi avversi. L'Italia ha una posizione un po' intermedia, ma che personalmente ritengo saggia: abbiamo deciso di vaccinare soltanto con vaccini a RNA, assolutamente innocui per la donna e la gravidanza. Abbiamo deciso, salvo la presenza di commorbilità importanti, di escludere il primo trimestre di gravidanza, perchè sappiamo che se c'è una reazione con una febbre molto alta sulla mamma si può arrivare all'aborto spontaeno. Dopodichè la donna può vaccinarsi in qualunque momento. Sono stati pubblicati studi in cui sono stati trovati anticorpi nei neonati di donne vaccinate durante la gravidanza. Quindi - lancia un appello la dottoressa - vaccinatevi pure senza timore, a meno che ovviamente non abbiate avuto in passato reazioni allergiche ai vaccini".
L'importanza della prevenzione andrologica
Il Consultorio si occupa anche degli interventi nelle scuole per invitare i ragazzi all'educazione alla sessualità e di un programma, alle superiori, in cui viene affrontato il tema delle malattie sessualmente trasmesse e della prevenzione. "In questi contesti presentiamo l'importanza della prevenzione a livello maschile. Credo che l'attenzione dei ragazzi stia aumentando, ma non è ancora pari a quella delle ragazze: forse ciò è dovuto anche all'arrivo del ciclo mestruale, che spinge le ragazze ad andare dal ginecologo. La Regione, poi, ha messo in campo un progetto sperimentale dedicato alle quarte e quinte elementari riguardante anche la pornografia su internet e al relativo uso errato che se ne può fare".
Un appello alle famiglie
La direttrice lancia poi un appello ai giovani e alle loro famiglie: "Parlare di questi temi in maniera adeguata con professionisti formati riduce il rischio di avere comportamenti sessuali errati; si impara il rispetto dell'altro integrando il tema dell'affettività. Nei ragazzi di oggi notiamo questo, il separare l'atto sessuale dall'atto affettivo. Prima si inizia a parlarne, più risultati si ottengono. Organizziamo anche incontri con i genitori per spiegare loro come lavoriamo con i ragazzi in classe, perchè c'è bisogno anche del sostegno delle famiglie".