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Cronaca

"Le Rose" diventa un centro sociale, la consigliera: "Mi incatenerò ai cancelli"

Durissima la reazione della consigliera di Lega Nord Rosanna Biondi, che ha messo al centro del suo discorso non tanto l’utilizzo dell’immobile come centro sociale, ma l’importanza storica dell’immobile per la città

E' stata approvata durante il consiglio comunale di martedì la delibera sull'“Approvazione convenzione fra il Comune di Ravenna e il Centro sociale “le Rose” per l’ampliamento e la rifunzionalizzazione dell’immobile da destinare a centro sociale per anziani in via Sant’Alberto 73”, con 18 voti favorevoli, 9 contrari, 2 astenuti. Durissima la reazione della consigliera di Lega Nord Rosanna Biondi, che ha messo al centro del suo discorso non tanto l’utilizzo dell’immobile come centro sociale, ma l’importanza storica dell’immobile per la città.

"Il piccolo complesso di padiglioni, concesso in uso gratuito dal Comune al centro sociale Le Rose, era il Lazzaretto Ravenna e ha una sua identità storica, stilistica e architettonica, già di per sé sufficiente ad essere salvato - spiega Biondi - è tutelato dalla Sovraintendenza come un bene, una perla dell'Ottocento. Quando ero bambina, ci ho passato indimenticabili estati. Nel retro la struttura ospitava i forni del pane della città. Un pezzo di storia che non deve essere dimenticato, ma anzi riportato alla memoria dei cittadini e elle nuove generazioni". Il nodo del discutere nasce dal progetto di ristrutturazione che, secondo la consigliera, "oltre un esborso di 250mila euro da parte del Comune e 150mila euro da parte del centro sociale, nemmeno menziona l’importanza ed esalta questa struttura". Biondi, infine, minaccia di "incatenarsi davanti al cancello al momento dell'inizio dei lavori, iniziando una raccolta di firme contro questo progetto e invocando l'intervento della Sovrintendenza".

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