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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Fusignano

Legambiente protesta contro lo sfalcio della vegetazione nel fiume Senio

Taglio a raso, lasciando esposta la terra nuda, Legambiente critica i lavori di manutenzione degli argini del Senio e invita a consultare il disciplinare della Regione Emilia-Romagna

Taglio a raso, lasciando esposta la terra nuda, Legambiente critica i lavori di manutenzione degli argini del Senio e invita a consultare il disciplinare della Regione Emilia-Romagna.  In questi giorni è in corso sugli argini del fiume Senio, tra Cotignola e Fusignano, lo sfalcio della vegetazione, un intervento di manutenzione richiesto da tempo, ma che sta destando qualche perplessità per le modalità con cui è effettuato. Nei pressi di Fusignano infatti è in corso un taglio totale della vegetazione, che in molti tratti ha lasciato la terra nuda, esposta all'erosione.

“Secondo i nostri esperti, i lavori di manutenzione degli argini, sempre auspicabili - ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente A. Cederna - vanno certamente eliminati alberi morti o pericolanti che potrebbero creare ostruzione o addirittura danni all'argine nel momento in cui venissero rovesciati da una piena, ma andrebbe effettuato un taglio selettivo, salvaguardando la vegetazione che ha un'importante funzione di consolidamento degli argini e di riduzione dell'erosione. Qui invece pare che si sia scelto di tagliare tutto, in un modo che ci lascia un po' perplessi”.

La stessa Regione Emilia-Romagna ha elaborato un disciplinare tecnico in cui trattando di “buone pratiche” per la gestione di fiumi e canali nei siti Rete Natura 2000 indica anche l'importante funzione della vegetazione lungo i corsi d'acqua, specificando come “Il rilascio di una fascia, anche ridotta, di vegetazione lungo tutto il piede di sponda concorre a contenere i problemi di erosione. La vegetazione ripariale arbustiva ed arborea, infatti, consolida le sponde e, proprio offrendo resistenza alla corrente, ritarda la corrivazione delle acque, attenuando i picchi di piena […] Se è vero che, localmente, la presenza di piante può rallentare il deflusso idrico e, quindi, contribuire a favorire l'esondazione, è anche vero che la loro azione cumulativa sul bacino (idrografico) attenua il rischio idraulico che spesso, è determinato da altre cause. Gli interventi di taglio della vegetazione possono, in sintesi, comportare i seguenti effetti ambientali negativi [...]: maggiore eutrofizzazione delle acque, in caso di caduta in alveo del materiale legnoso trinciato; fenomeni di dissesto delle sponde e delle rive fluviali […] di conseguenza soprattutto la vegetazione di tipo arbustivo/arboreo eventualmente presente nei corsi d'acqua, va, per quanto possibile, conservata, contenendone lo sviluppo solo nella misura necessaria ad evitare che costituisca una pericolosità ai fini idraulici.”

Alla luce dei documenti regionali, Legambiente ha espresso le proprie perplessità sull'efficacia dell'intervento in corso al Servizio Tecnico di Bacino del Reno, inviando anche documentazione fotografica, l'associazione è però ancora in attesa di una risposta.

“D'altra parte - ha aggiunto Rambelli - da mesi siamo ancora in attesa di una risposta sullo stato di avanzamento dei lavori delle casse di espansione del Fiume Senio, in corso di realizzazione sopra Castel Bolognese e a Cotignola, opere che da sole, secondo l'autorità di Bacino del Reno, sarebbero in grado di mettere in sicurezza tutto il tratto di pianura del Fiume Senio. Recentemente è stato annunciato che nel modenese sono finalmente stati stanziati i fondi per le opere di manutenzione degli alvei fluviali e per la realizzazione di interventi di sicurezza idraulica previsti da anni, ma mai realizzati per mancanza di risorse. Ci auguriamo che per il torrente Senio questi interventi, anch'essi programmati da molti anni, vengano finalmente completati”.

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