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Cronaca

Difendersi in casa propria, valanga di sì: a Ravenna hanno già firmato in tremila

La proposta di legge, promossa dall'Italia dei valori, prevede il raddoppio delle pene per chi viola il domicilio, la non punibilità di chi si difende e niente risarcimento agli aggressori

Tremila volte sì alla proposta di legge sulla legittima difesa e l’inviolabilità del domicilio. A confermare la preoccupazione dei ravennati per il crescente numero dei furti, arriva il dato sulla raccolta firme promossa dall’Italia dei Valori. Dal primo aprile ad oggi, le firme raccolte per chiedere la possibilità di difendersi in casa propria sono state circa tremila di cui oltre duemila nella sede comunale di via Berlinguer e circa 950 nelle sedi distaccate e nel Forese. 

Una media di 140-150 persone al giorno che hanno chiesto di firmare e un segnale chiaro della insicurezza ormai cronica con cui si convive in interi quartieri e frazioni di Ravenna oltre ad essere un dato particolarmente significativo per una raccolta firme che di fatto non ha avuto grossi canali di comunicazione se non tramite i social network. 

Ma cosa si chiede? La proposta di legge depositata in Cassazione prevede pene più severe in caso di violazione di domicilio con il raddoppio delle pene (oggi il massimo è di tre anni e si chiede di portali a sei) e dando di fatto ai cittadini la possibilità di difendersi. Si prevede infatti di escludere l’eccesso di legittima difesa in caso di reazione della vittima e ogni responsabilità per danni subiti da chi volontariamente si introduce nei domicili altrui. 

In tutta Italia sono già 200mila le adesioni arrivate da moltissimi Comuni. “Un successo straordinario che testimonia la grande domanda di sicurezza che viene da tutto il Paese, da nord a sud – dicono i promotori dell’Italia dei Valori -. Centinaia di Comuni stanno collaborando alla raccolta, e in alcune località oltre un cittadino su 10 ha firmato la nostra proposta che intende garantire più libertà di difesa in caso si venga aggrediti da ladri e delinquenti all’interno della propria abitazione o del proprio negozio. Non vogliamo il ‘far west’, ma di fronte ad una delinquenza sempre più spavalda ed aggressiva riteniamo che sia assolutamente necessario garantire più sicurezza ed evitare che si possa venire poi accusati di eccesso di difesa. Contro chiunque violi la nostra abitazione dobbiamo essere liberi di difenderci senza rischiare di essere mandati a processo. Chiediamo anche si rimuova la circostanza, prevista attualmente dalla legge, che consente all’aggressore, in determinate circostanze, di chiedere il risarcimento del danno all’aggredito. Una beffarda assurdità che va eliminata”.

Per firmare ci si può negli orari di apertura degli uffici comunali muniti di un documento di identità in corso di validità.
 

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