rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Lido di Classe può 'rinascere', ma non con la politica dei divieti e della repressione"

Nei prossimi giorni il presidente del consiglio territoriale incontrerà il corpo Forestale dei Carabinieri per discutere della fruibilità della spiaggia libera

"I recenti articoli sulla stampa hanno dipinto Lido di Classe come una località in forte declino turistico e ambientale: credo sia importante riportare la polemica ai giusti toni, se non si vuole creare più danno che utile". Così il presidente del consiglio territoriale di Castiglione Andrea Vasi commenta le polemiche sollevate da alcuni residenti della località balneare. "Certamente quella del campeggio è una brutta vicenda che poteva essere gestita con più attenzione da parte di tutti: sia del gestore, che dei clienti, che dalle autorità preposte ai controlli. Così sia l'ordine di sgombero che il bando, a ridosso dell'apertura della stagione turistica, non hanno certo fatto bene alla località che ha dovuto fare i conti con consistenti presenze in meno. Tuttavia frequento Lido di Classe fin dalla mia infanzia, e sinceramente non riesco a vedere il livello di degrado ambientale denunciato: non ho mai assistito a episodi discriminanti nei confronti del mondo gay e non riesco a vedere, se non in sere particolari e del tutto eccezionali, sporcizia per le strade ed episodi di vandalismo continuato. Ho visto, invece, chiudere attività per le continue proteste di alcuni abitanti e di alcuni titolari più interessati a guadagnare in fretta che a dare anche un servizio alla località: così ho visto chiudere la discoteca, ridurre il numero delle feste in spiaggia dei bagni, ridurre gli spettacoli in piazza".

"Contemporaneamente, peró - prosegue Vasi - ho visto lo sviluppo di alcune attività che sono nate negli ultimi anni e hanno saputo proporre una ristorazione di qualità, o di iniziative culturali come il Festival Naturae che richiama un pubblico nuovo e costituisce un unicum nel panorama dell'offerta turistica di tutta la riviera, o le attività concertistiche alla chiesa o quelle naturalistiche al centro Bevanella. Ma per far crescere Lido di Classe, prima di tutto è necessario credere in Lido di Classe: rimboccarsi le maniche e costruire, invece che lamentarsi e demolire, mettersi in gioco in prima persona o con la propria attività proponendo e contribuendo a iniziative nuove a cui l'amministrazione pubblica ha fino ad ora dato sempre il proprio sostegno. La fortuna delle località turistiche non è mai un caso, ma è sempre legata alla volontà all'iniziativa dei suoi abitanti e dei gestori delle attività. Non è certo con la politica dei divieti e della repressione che si ottengono i migliori risultati, ma con l' informazione e la motivazione: la fruibilità della spiaggia libera sarà un tema che affronterò in un incontro che chiederó al Corpo Forestale dei Carabinieri nei prossimi giorni, convinto che proprio una frequentazione sostenibile di quell'area possa essere il grande valore aggiunto su cui Lido di Classe deve puntare, oltre alla riqualificazione delle aree pinetali del centro abbandonate. Trovo dunque giusto rappresentare nelle dovute sedi istituzionali i problemi e le richieste di sostegno alle proposte di miglioramento, ma trovo meno indicate, in piena stagione turistica, esternazioni sulla stampa senza che si sia prima cercato di percorrere la strada del dialogo istituzionale. Lido di Classe non è affatto all'anno zero, ma il mondo cambia ed è necessario adeguarvisi con un patto nuovo che non metta gli uni contro gli altri coloro hanno voglia di fare, ma costruisca una nuova volontà propulsiva e metta da parte vecchi rancori con forze nuove e un nuovo spirito in campo. Questo si può fare, e Lido di Classe ha tutte le prerogative per riuscirci".

Leggi anche ===> "Prima ci portano via il camping, poi la spiaggia libera: stanno uccidendo il turismo"

Leggi anche ===> Bisanzio, gli ex campeggiatori: "Avremmo potuto aiutare, ma nessuno ci ha detto nulla"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Lido di Classe può 'rinascere', ma non con la politica dei divieti e della repressione"

RavennaToday è in caricamento