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Cronaca Lidi ravennati

Lido di Dante contesa da due comitati: i cittadini chiedono nuove elezioni

Si è svolta un'assemblea pubblica che ha visto la presenza di più di 70 cittadini del posto, che aveva l’obiettivo di confrontarsi con tutti gli eletti circa le problematiche emerse negli ultimi mesi

Sabato si è svolta a Lido di Dante un'assemblea pubblica che ha visto la presenza di più di 70 cittadini del posto (residenti, proprietari di case e imprenditori), che aveva l’obiettivo di confrontarsi con tutti i 16 componenti eletti nel Comitato cittadino circa le problematiche emerse negli ultimi mesi e sulla possibilità di indire nuove pubbliche elezioni del Comitato stesso. "A Lido di Dante, infatti, al momento abbiamo due comitati - spiega Pasquale Minichini - Uno maggioritario, da me diretto, e l’altro minoritario, autoproclamatosi".

Un lido con due comitati

"La convocazione di tale assemblea pubblica “di chiarimento” ci è stata suggerita dall’assessore al Decentramento del Comune di Ravenna Gianandrea Baroncini nell’incontro del 20 settembre - spiegano gli organizzatori - in cui gli è stata consegnata l’istanza, firmata da oltre 450 cittadini di Lido di Dante, volta per l’appunto a nuove elezioni. A questa si è opposta fino ad ora solo la minoranza di 7 consiglieri autoproclamatasi, sotto la presidenza di Carlo Gambi, nuovo Comitato di Lido di Dante. La stessa minoranza si è però sottratta al confronto dell'assemblea di sabato, senza preventivamente avvertire, ma inviando una mail durante lo svolgimento dell’assemblea".

Il comitato minoritario

"Non parteciperemo alla riunione perché dai presupposti della convocazione si evince una chiara intenzione di impostare nuovamente la discussione su insulti e accuse infondate e pesantemente offensive - si legge nella mail - Le questioni relative alle cariche interne al Comitato sono di competenza dei consiglieri del Comitato stesso, che peraltro dovrebbe assolvere ai suoi doveri di supporto delle esigenze dei cittadini e promozione delle istanze della cittadinanza e non perdersi in grottesche riunioni inadeguatamente gestite da fantomatici garanti come quella dello scorso agosto, in cui è stata negata ogni forma democratica di discussione. Noi stiamo lavorando per il mandato che ci è stato assegnato, stiamo collaborando con l’amministrazione per la soluzione delle criticità e l’elaborazione di progetti; li condivideremmo volentieri partecipando a una reale assemblea pubblica con un ordine del giorno chiaro e propositivo e un moderatore realmente imparziale. Nel frattempo stiamo ancora aspettando i preventivi e i consuntivi dei soldi spesi la scorsa stagione per un calendario di serate che non siamo mai stati nelle condizioni di potere approvare. Non accettiamo più le innumerevoli violazioni dello Statuto e pretendiamo una gestione trasparente del gruppo di lavoro e dei soldi pubblici".

Il comitato maggioritario

"Con l’atteggiamento tenuto da questo gruppo - continuano gli organizzatori dell'assemblea - riteniamo di essere stati oggetto di affronto e offese, al limite della diffamazione, nella nostra autonomia di popolo sovrano. Per tale motivo agiremo con tutti gli strumenti in nostro possesso per ritirare la delega concessa agli stessi con il voto espresso nell’agosto del 2016 e intendiamo sottoscrivere una mozione di sfiducia nei confronti dei medesimi, diffidandoli dal continuare a rappresentare la località senza averne titolo. A questo punto, premesso che le diatribe interne al Comitato cittadino non ci interessano, ribadiamo che non possiamo essere ostaggio di una minoranza che sta continuando, contro gli interessi di Lido di Dante, a calpestare i diritti dei cittadini, privandoli del più importante strumento di democrazia di cui dispongono per Statuto, quali sono nuove elezioni".

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