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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

ll "sanpietrino della cultura" va ad Avvocato di strada, l'associazione che tutela gli indifesi

Continua in Darsena il Festival delle culture, tra convegni, incontri e concerti. Il premio 2017, il simbolico sanpietrino, verrà consegnato ad Avvocato di Strada, associazione che dà voce e tutela alle persone più indifese

Inizierà da Palazzo Rasponi dalle Teste la seconda giornata del Festival delle Culture con il convegno “Il diritto d’asilo nell’arcipelago Europa”, organizzato insieme all'Università di Bologna, Campus di Ravenna, e a Fondazione Flaminia. L’appuntamento è alle 9. Porteranno i loro saluti il sindaco Michele de Pascale, il prefetto Francesco Russo, il questore Rosario Eugenio Russo, il direttore del Dipartimento scienze giuridiche Giovanni Luchetti. Le relazioni saranno svolte da Chiara Favilli (Università di Firenze, Asgi), Cecilé Kyenge (europarlamentare, Gruppo socialisti europei), Domenico Manzione (sottosegretario del Ministero dell’Interno), Paolo Mengozzi (avvocato generale presso la Corte di giustizia europea), Luca Pacini (responsabile Area welfare e immigrazione Anci), Carmelo Zuccaro (procuratore generale di Catania). Modererà Francesca Curi (Università di Bologna, direttrice Cfp: pratiche sociali e giuridiche sull’accoglienza ed integrazione dei migranti). Il comitato scientifico è composto da Enrico Cieri (Procura della Repubblica di Bologna); Francesca Curi (Università di Bologna); Paolo Fasano (Comune di Ravenna); Nazzarena Zorzella (Asgi, Bologna). La partecipazione è libera.

Gli spettacoli all'Almagià inizieranno alle 18,30 con i Balli dell'antica Persia. Si tratta di uno spettacolo di danza classica persiana, danza gilaki, danza Turka, danza Azari-kurda, in costumi tradizionali persiani, frutto del laboratorio condotto dalla ballerina e coreografa iraniana Safa Solati. A seguire, alle 19,30, all’Almagià, lo spettacolo “Alla ricerca delle origini”, una rappresentazione narrata, danzata e suonata sul sincretismo religioso che ha fatto incontrare le divinità mitologiche africane delle origini con il cattolicesimo. In scena giovani donne e uomini richiedenti asilo dei Cas di coop Zerocento, Global Solidarietà, Terzo Millennio, Santa Teresa. A cura dell’associazione Speranza. Alle 20, sempre all'Almagià, salirà sul palco per un breve concerto la Banda della Darsena. Guidata da Thiam Baye Fara, la Banda della Darsena è la prima esperienza di orchestra multiculturale della città di Ravenna che presenta un breve repertorio con influenze musicali dai 5 continenti. A seguire, alle 20,30, “Una balera rumena”, momento partecipato in cui ballare le danze della tradizione popolare rumena. (Con la partecipazione di Betania, a cura dell'associazione Romania Mare). Lo spazio dibattiti Dock 61/Tabeerna, alle 20,30, vede un incontro dal titolo “Immagine dell’Islam in Italia: laicità, costruzione mediatica, pratica quotidiana”. Un confronto, condotto dallo scrittore Tahar Lamri, fra Maji Daoudagh (presidente Pus Partito unificato Socialista del Marocco Sezione Italia), Mariam Ismaili (rappresentante della comunità somala), Mustapha Toumi (cofondatore del Centro di cultura e studi islamici della Romagna). Alle 21,30 ci si sposterà nuovamente all'Almagià per la consegna del Premio Intercultura Città di Ravenna 2017. Il premio 2017, il classico sanpietrino con cui costruire una strada ideale da percorrere insieme, verso una città sempre più sensibile, accorta e accogliente, verrà consegnato sabato sera ad Avvocato di Strada, associazione che si sta distinguendo per dare voce e tutela alle persone più indifese, e lo ritirerà il presidente nazionale Antonio Mumolo. Alle 22, sempre all'Almagià, sarà il momento di Teranga, performance di teatro danza in cui giovani senegalesi mettono in scena la loro tradizionale accoglienza (teranga in lingua wolof) con musica dal vivo (kora, balafon, percussioni), danze e coreografie originali. A cura dell’associazione Asra. Chiude la serata, alle 23, sul palco dell'Almagià, l'Orchestra di musica tradizionale di Testaccio. Diretta dal maestro Adriano Dragotta, 32 elementi, nata in seno alla Scuola popolare di musica di Testaccio, Roma, proporrà dal vivo uno spettacolo che attinge dal repertorio di musica folklorica europea: paesi scandinavi, regioni celtiche, Europa dell'est e meridionale.

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