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Cronaca

Lottava contro il Covid, giovane infermiere morì in un incidente: gli amici lo ricordano a un anno dalla scomparsa

E' trascorso esattamente un anno dal tragico incidente che ha spezzato per sempre la vita di Lorenzo Campanini, 24enne infermiere presso la Pubblica Assistenza di Ravenna, impegnato nella battaglia contro il Covid

E' trascorso esattamente un anno dal tragico incidente che ha spezzato per sempre la vita di Lorenzo Campanini, 24enne infermiere presso la Pubblica Assistenza di Ravenna, impegnato nella battaglia contro il Covid. Il giovane, il 26 febbraio 2021, stava rincasando dopo un turno di lavoro, quando si è schiantato con l'auto contro un camion sulla E45.

A un anno da quel triste giorno, gli amici e i colleghi di Lorenzo hanno voluto ricordare il ragazzo posizionando candele e fotografie sulla sua tomba al cimitero di Reggio Emilia, dove riposa - il 24enne era infatti originario del reggiano. "Prima di conoscere te, non sapevo quanto un persona potesse lasciare il segno tra di noi - scrive un'amica di Lorenzo - La potenza e la forza che emani e fai emanare tra chi ti ama non ha eguali. Sei una luce che si riflette dappertutto, e sarà così per sempre".

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"Un anno fa... Ricordo e ricorderò sempre quel nostro turno, tra saluti in giro per l'ospedale, risate, battute nei corridoi e in ambulanza - scrive Giuseppe, collega della Pubblica Assistenza che ha svolto insieme a Lorenzo il suo ultimo turno di lavoro - Io che come al solito facevo il giullare perché così il peso delle ore si allegeriva, senza sapere che sarebbe stato l'ultimo giorno insieme. Alle 16.05 ci siamo salutati con una sigaretta, un drum, i discorsi sul accordarci per mettere a posto i denti. E poi quelle telefonate, quella corsa a Cesena... No nanetto da giardino, non è cambiato nulla da quella maledetta sera, il peso è ancora tanto forte, il dispiacere e i sensi di colpa sono ancora vivi dentro di me, ringrazio una donna speciale che mi è stata è mi è ancora vicino perché piano piano mi fa capire che il nostro è solo un distacco fisico, ma che tu ci sei ancora con noi. Purtroppo non siamo abituati, siamo troppo legati alle persone e quindi non ci accontentiamo di sapere che tu sei ancora con noi e che quella sera sei stato richiamato alla luce. È difficile affogare il dolore e accettare questo distacco, sto leggendo dei libri che mi aiutano a pensare e in minima parte accettare, ma il cuore non riesce a farsene una ragione. Oggi in particolare rivivo ogni istante, ogni secondo e il dolore divampa nuovamente innalzando una fiamma immensa... Mi mancano le tue battute, mi manca il tuo molleggiare... Lo so che mi senti, lo so che percepisci il vuoto che è dentro. Tu continua a consolarci, continua a stare al nostro fianco perchè in qualche modo possiamo sentire la tua presenza. Ti abbraccio nanetto, ti abbraccio forte e ti porterò con me nel cuore per sempre".

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