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Cronaca

Lotta al Covid, Bonaccini: "Quasi tutti i ricoverati non sono vaccinati. Sì alla riduzione del tempo di validità del tampone"

L'Emilia-Romagna è ancora a distanza di sicurezza dalla zona gialla. Lo sottolinea il presidente Stefano Bonaccini, ospite lunedì mattina a Mattino 5

L'Emilia-Romagna è ancora a distanza di sicurezza dalla zona gialla. Lo sottolinea il presidente Stefano Bonaccini, ospite lunedì mattina a Mattino 5. "Stiamo reggendo ancora bene sul fronte ospedaliero unicamente perché tante persone si vaccinano", ha detto Bonaccini ricordando la vicinanza del traguardo del 90% degli emiliano-romagnoli vaccinati con una dose e dell'88% con due. Negli ultimi 10 giorni, ricorda il governatore, in Emilia-Romagna "abbiamo ricoverato nei reparti Covid un centinaio di persone in più, ma siamo ancora al 4% di occupazione nelle terapie intensive e al 5% nei reparti Covid, ben lontani dal 10% e dal 15% che è la soglia per evitare la zona gialla".

Nelle terapia intensive, inoltre, "sono quasi esclusivamente non vaccinati, ma da mesi. Oggi abbiamo una quarantina di ricoverati in terapia intensiva, un anno fa avevamo più di quattro volte i contagiati e più di quattro volte i ricoverati". Nei reparti Covid "oggi siamo a 400 circa, eravamo sopra i 4.000. Viene ricoverato anche qualcuno che è vaccinato da più di sei mesi, ma tra i casi gravi sono quasi esclusivamente persone non vaccinate".

Dal inizio dicembre si attende un vero e proprio scatto sulle terze dosi di vaccino anti-Covid, con ampliamento fino ai 40enni. "Noi stiamo attrezzandoci - informa Bonaccini - per avere un hub vaccinale in ogni provincia, coinvolgendo medici di medicina generale e farmacie. Bisogna accelerare perché le terze dosi sono utili". La campagna della terza dose "la dobbiamo fare e la faremo, ci mancherebbe altro: siamo persone serie e credo che lo abbiamo dimostrato". Ma, è l'appello di Stefano Bonaccini al Governo, "ci sono dei costi per sostenerla, come ci sono dei costi per sostenere tutto quello che stiamo facendo per combattere la pandemia, e non vorrei che le regioni che hanno più sanità pubblica fossero quelle paradossalmente più penalizzate".

Il punto dolente sono i conti delle Regioni per quanto riguarda la sanità e il presidente dell'Emilia-Romagna, ospite sulla rete Mediaset, si rivolge all'esecutivo di Mario Draghi. "Comprenda - dice il governatore Pd - che abbiamo bisogno delle risorse che abbiamo speso, non è che siamo andati in vacanza. Da due anni stiamo combattendo contro una pandemia mondiale, non un raffreddore o un'influenza". Il Governo "bisogna che per quest'anno ci riconosca il payback e un oltre un miliardo di come la conferenza delle Regioni ha chiesto in maniera unitaria". E per il prossimo anno, avverte ancora Bonaccini, "non basteranno i due miliardi di euro, perché solo per il costo di aumento dell'energia e l'aumento contrattuale, sacrosanto, per i professionisti noi avremo quasi il doppio di spese rispetto a quello che riceveremo in più".

Per quanto riguarda le limitazioni, infine, Bonaccini pensa che ridurre la validità del tampone per ottenere il Green Pass oggi "potrebbe essere una soluzione". "Bisogna proseguire a vaccinare - conclude il presidente dell'Emilia-Romagna - e provare a convincere quella parte minoritaria che non sono no vax, ma hanno qualche paura. Il nostro obiettivo è non chiudere più nessuna attività economica, e se vogliamo farlo bisogna vaccinare".

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