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Cronaca

Lotta al Covid e vaccini. "Terza dose? Siamo pronti, ma serve l'ok dal Governo"

L'assessore Donini: "Da quello che sento nella comunità scientifica ci sono voci discordanti sulla terza dose. Ma se servirà saremo pronti a farla"

L'Emilia-Romagna conta di arrivare a settembre con una copertura dell'80% della popolazione con almeno una dose di vaccino anti-Covid. Ad oggi "siamo al 77,4% dei vaccinati con una dose sola e al 66% con due dosi", spiega l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. Inoltre, "il 52% dei ragazzi tra 12 e 19 anni è coperto con almeno una dose e in questi giorni un migliaio di giovani si sono vaccinati senza prenotazione presentandosi ai centri". A mercoledì, snocciola i numeri Donini, "siamo al 77,4% dei vaccinati con una dose sola e al 66% con due dosi. Con le prenotazioni fino a metà settembre dovremmo arrivare all'80% con la prima dose. Queste 200.000 persone prenotate cercheremo di anticiparle il più possibile, per rendere meno fertile il terreno per il virus".

Nei prossimi giorni è inoltre in programma un incontro per affrontare il tema delle scuole. "Abbiamo ormai il 52% della popolazione tra i 12 e i 19 anni coperti con almeno una dose - spiega Donini - e in questi giorni un migliaio di ragazzi si sono vaccinati senza prenotazione presentandosi ai centri". L'assessore conferma poi l'intenzione della Regione di puntare sempre più sulle cliniche mobili. "La nostra idea è affiancare e potenziare sempre più una somministrazione dei vaccini 'on the road' - dice Donini - con mezzi mobili e senza prenotazione per tutte le fasce d'età. Non lo abbiamo ancora quantificato, ma molti di coloro che si presentano ai camper sono quelli che avevano la prenotazione tra due settimane, per anticipare. Continueremo a fare in questo modo".

Questione terza dose per i più fragili: "Siamo pronti a farla. Ma aspettiamo le indicazioni del Cts e del Governo, le Regioni non possono agire in autonomia". Tra l'altro, aggiunge l'assessore, "da quello che sento nella comunità scientifica ci sono voci discordanti sulla terza dose. Ma se servirà saremo pronti a farla - assicura Donini - Dal punto di vista organizzativo, essendo un'unica dose, avremmo anche un carico minore". A livello nazionale, comunque, "esistono già programmi di screening da parte dell'Istituto superiore di sanià, a cui le Regioni inviano i dati, per quel che riguarda la presenza di anticorpi a distanza di tempo, soprattutto su anziani e operatori sanitari - ci tiene a spiegare l'assessore - quindi aspetteremo le determinazioni del Governo". Proprio su questo tema, nei giorni scorsi ha battuto molto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che si è detto anche pronto ad avviare uno studio proprio sulla presenza di anticorpi in anziani e operatori sanitari a distanza di mesi dal completamento del ciclo vaccinale. (Dire)

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