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Cronaca

Lotta alla tossicodipendenza nelle scuole, parte da Ravenna il progetto “Fuori classe”

Il progetto viene coordinato dal Villaggio del Fanciullo e mette al centro i collaboratori scolastici per aiutare gli studenti nella prevenzione al consumo di droga

Il Dipartimento per le Politiche Antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha finanziato di recente il Progetto “Fuori classe – Unità scolastica di intervento precoce”, in materia di prevenzione delle tossicodipendenze. Il progetto, di durata biennale, è gestito dalla Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo di Ravenna, in qualità di capofila, in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Cura delle Dipendenze Patologiche (ACUDIPA) e la Coop. Soc. Pars di Civitanova Marche, e vede coinvolte nove Regioni italiane e circa 40 Istituti Scolastici di Secondo grado.

L’idea di “fuori classe” è nata dall’esperienza di alcuni sportelli di ascolto nelle scuole secondarie di secondo grado, dove è stato possibile osservare che i collaboratori scolastici instaurano delle relazioni significative con gli studenti. Relazioni che in molte circostanze si dimostrano difficili da gestire, soprattutto per le tematiche evidenziate dai ragazzi nell’ambito di assunzione di sostanze stupefacenti e comportamenti a rischio.

L’obiettivo del progetto è di fornire una formazione, mirata sull’adolescenza e sull’uso e abuso di sostanze legali e illegali, rivolta ai collaboratori scolastici e al personale docente, con lo scopo di sviluppare una capacità di osservazione che possa correlare eventuali comportamenti a rischio in classe e “tra i corridoi delle scuole”. Successivamente sarà creata, all’interno di ciascun istituto, una unità scolastica di intervento precoce composta dai soggetti chiave del processo educativo (docenti, collaboratori scolastici, rappresentanti dei genitori) con il compito di confrontarsi periodicamente su eventuali casi osservati all’interno della scuola.

“L’intervento, con carattere del tutto innovativo - afferma Patrizio Lamonaca, Direttore della Fondazione e responsabile nazionale del Progetto - permetterà la creazione di una rete di servizi che lavoreranno di concerto per creare continuità e rapidità nella prevenzione del disagio giovanile.  L’attenzione degli insegnanti, insieme ai collaboratori scolastici, favorirà la rilevazione precoce di comportamenti a rischio nel giovane studente e faciliterà l’accesso ai servizi in caso di eventuali situazioni conclamate. In questa ottica, il genitore potrà percepire le varie figure educative come veri e propri alleati, stabilendo con gli stessi un confronto e una collaborazione corretti e costruttivi”. Grazie alla creazione di una APP gratuita, i genitori potranno ricevere un supporto immediato nell’ambito della prevenzione all’utilizzo di sostanze illegali, garantendo il collegamento diretto tra genitori ed operatori sia del proprio territorio che del territorio nazionale.

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