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Cronaca

Lotta ai ladri, è boom per le chat di quartiere: "Non siamo ronde"

"Non siamo ronde, ma cittadini che amano il proprio quartiere e tengono gli occhi aperti per tutelarlo al meglio". Ecco come aderire.

Le adesioni crescono quotidianamente, per cui una stima precisa è praticamente impossibile da fare. Qualche giorno fa erano circa 1.400, ma alla festa di quartiere di viale Alberti (domenica scorsa) hanno raccolto quasi 250 nuove adesioni, per cui è facile immaginare la crescita del gruppo. A unire queste persone è “l’esasperazione generata dalla criminalità dilagante degli ultimi mesi. Anzi, anni”. A parlare sono Lorenzo, Filippo e Barbara, portavoce dei gruppi Whatsapp per la sicurezza nati a Ravenna.

"OCCHI APERTI" - “Contrariamente a quello che qualcuno può pensare, non siamo ronde. E non siamo nemmeno incursori o psicologi. Siamo semplici cittadini che prima di tutto hanno il desiderio di conoscersi e di instaurare rapporti di buon vicinato. Da qui, poi, scatta l’esigenza di tutelare il proprio quartiere e la propria città nel migliore dei modi”. Nessuna ronda, dunque, ma l’impegno a tenere gli occhi aperti mentre si va a fare la spesa o si porta il cane a spasso o si rientra a casa allungando il giro con l’auto di qualche centinaio di metri. Niente, quindi, che modifichi il proprio stile di vita.

E se si vede qualcosa di sospetto? “Lo si segnala alla propria chat di quartiere, il cui amministratore provvede, eventualmente, a girare la segnalazione agli amministratori delle chat di altri quartieri. Può capitare, infatti, che una segnalazione possa riguardare diverse zone della città”. Se si nota un tentativo di reato vengono avvertite le forze dell’ordine e, se c’è la possibilità, viene tenuta monitorata la situazione, in modo da fornire poi a carabinieri o polizia informazioni il più possibile precise.

LE SEGNALAZIONI - Il maggior numero di segnalazioni riguarda targhe sospette, camper o furgoni fatiscenti, persone che scrutano case e cortili in orari improbabili. Meglio se il tutto viene accompagnato da foto. “Le segnalazioni devono essere precise, essenziali – spiegano Lorenzo, Filippo e Barbara –. E poi c’è un’altra regola da rispettare: evitare ogni tipo di commento, anche un semplice ‘grazie’. Questo per evitare di ingolfare la chat, che altrimenti diventerebbe insostenibile”. Questa immediatezza nel passaggio delle informazioni è quello che ha portato a preferire Whatsapp a Facebook. “Purtroppo un gruppo Facebook non permette l’informazione istantanea al cittadino e alle forze dell’ordine. Di regola in questi gruppi si discute sull’evento già accaduto, senza alcuna possibilità di modificarne l’epilogo”. Di recente, anche il questore Eugenio Russo aveva parlato positivamente dei gruppi Whatsapp per la sicurezza.

COME ENTRARE IN UN GRUPPO - Ma come entrare a far parte di un gruppo Whatsapp per la sicurezza? “Per entrare nei gruppi di quartiere occorre un incontro con gli amministratori in cui vengono illustrate le regole di funzionamento della chat. Per contattare gli amministratori è sufficiente inviare una mail a ravennasoschat@gmail.com oppure un messaggio attraverso la pagina Facebook RavennaSosChat”.

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