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Cronaca

Luci spente, nuovo round: "E' interruzione di pubblico servizio, il sindaco faccia dietrofront"

I gruppi di minoranza: "Le perplessità del Prefetto e delle forze dell’ordine in merito allo spegnimento dell’illuminazione pubblica hanno suscitato grande indignazione nei Ravennati"

In merito allo spegnimento dell’illuminazione pubblica a Ravenna i gruppi consiliari di opposizione La Pigna, Città-Forese-Lidi, Fratelli d’Italia, Lega-Salvini Premier, Viva Ravenna timbrano un documento congiunto e chiedono al sindaco Michele De Pascale di rivedere al più presto la decisione e di fare dietrofront. Il tema finirà anche sul tavolo del prossimo Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Ravenna nella giornata del prossimo 7 dicembre.

“Le perplessità del Prefetto e delle forze dell’ordine di Ravenna in merito allo spegnimento dell’illuminazione pubblica – scrivono i gruppi consiliari - hanno suscitato grande indignazione nei Ravennati.  È quindi più che probabile che tali obiezioni, unite alle rimostranze che i gruppi consiliari di opposizione stanno muovendo ormai da settimane culminate nella manifestazione dello scorso venerdì sera, portino sindaco e giunta a rivedere la decisione di spegnere i lampioni nelle ore più buie della notte”.

“Avverso alla decisione dell’amministrazione ravennate di spegnere l’illuminazione pubblica, vi sono anche innumerevoli sentenze di giurisprudenza amministrativa che definiscono il servizio di illuminazione pubblica servizio pubblico locale a rilevanza economica per il fatto che il beneficiario va individuato direttamente nella collettività e non nell’ente locale – prose la nota -. Si potrebbero richiamare, altresì, le infinite citazioni ed i numerosi richiami a sentenze del Consiglio di Stato e dei Tar, così come di altri autorevoli Tribunali, tutti concordi nel definire l'illuminazione pubblica come pubblico servizio. Ecco allora che lo spegnimento potrebbe addirittura configurare il reato di interruzione di pubblico servizio”.

“Per tutte queste ragioni, è indiscutibile che il servizio di pubblica illuminazione non possa essere sospeso, poiché esso risponde ad una fondamentale esigenza di sicurezza per tutti i cittadini – conclude la nota -. L'occasione per decidere il dietrofront da parte della giunta è rappresentata dalla seduta del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto di Ravenna del 7 dicembre”.

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