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Cronaca Cervia

Si è spento Luciano 'Cugat' Battistini, vitellone romagnolo doc: una vita di conquiste in spiaggia

"Negli anni d'oro del boom turistico hanno combinato tante pataccate, proprio come nel film Amici miei - racconta la figlia Marcella - Famoso fu un suo spogliarello nel celebre locale cervese Giadino d'estate"

Un 'vitellone' romagnolo e cervese doc: si è spento a Cervia Luciano Battistini, conosciuto da tutti come 'Cugat', all'età di 83 anni. Un vero amante della vita che ha vissuto Cervia e la Romagna negli anni del dopoguerra e del boom turistico. Il suo soprannome lo si deve al musicista Xavier Cugat, cui Luciano assomigliava molto. Una vita di conquiste in spiaggia e di giornate passate con gli amici. Tanta povertà, ma molta voglia di divertirsi in una riviera d'altri tempi.

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"Ricordo quando si trovavano insieme a mio padre, suo amico, al bar Neri - rammenta il sindaco di Cervia Massimo Medri - Un cervese autentico, una brava persona, amico di tutti". "Non trovo le parole per esprimere il mio grande dolore - aggiunge l'assessore regionale Andrea Corsini - Eri e resterai sempre uno di famiglia".

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Battistini ha lavorato a Milano Marittima nella macelleria Olivieri servendo una clientela vip negli anni '50. Da giovane con gli amici metteva in scena spettacoli ironici riscuotendo un grande successo a Cervia. "Negli anni d'oro del boom turistico hanno combinato tante pataccate, proprio come nel film Amici miei - racconta la figlia Marcella - Famoso fu un suo spogliarello nel celebre locale cervese Giadino d'estate".

Nei mesi scorsi Cugat era stato tra i protagonisti del web-documentario di Zirialab 'Cervia Ricorda', in cui aveva raccontato diversi aneddoti della sua gioventù: "Ci siamo buttati nel 'ramo tedesco' a conquistare le tedesche, perchè le italiane erano più difficili, si facevano desiderare - ricordava il vitellone - Ora dove lo vedi uno che va ad abbordare una ragazza sotto l'ombrellone? Noi lo facevamo. Una gioventù vissuta sempre in bolletta però, avevamo sempre pochi soldi. E allora c'erano anche parecchie vecchiette che ci pagavano... Una volta a Milano Marittima sono stato chiuso in armadio un'ora e mezza perchè era arrivato il marito! Le ragazze le portavo al capanno da pesca a Lido di Savio. Una volta con un amico eravamo con due signore a tavola tutti nudi, sono arrivati i mariti e hanno spaccato la porta, noi ci siamo buttati dal secondo piano. Eravamo giovani, non ci pensavamo...".

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