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Cronaca Lugo

Lugo, alla Biblioteca Trisi viene intitolata una sala a Sante Medri

L'omaggio della città all'ex direttore della biblioteca scomparso nel gennaio 2021

Martedì 12 aprile verrà intitolata a Sante Medri una sala all'interno della Biblioteca Trisi di Lugo. L'appuntamento è alle 17 in sala Codazzi dove, dopo il saluto istituzionale del sindaco Davide Ranalli, seguiranno gli interventi di Claudio Leombroni del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna, dello scrittore Alfredo Taracchini e di Ivana Pagani, ex bibliotecaria della Trisi. Al termine ci si trasferirà al primo piano della biblioteca dove si trova la sala, alla sinistra in fondo al corridoio. La Giunta aveva dato il proprio parere favorevole all'intitolazione durante la riunione dello scorso 10 febbraio. Sarà presente la famiglia

Sante Medri è nato a Castel Bolognese nel 1946; dopo la laurea in Pedagogia con una tesi in Letteratura su “Vittorini e il Politecnico” ha lavorato prima presso il Consorzio Provinciale di Pubblica lettura di Bologna, alla biblioteca di Castel San Pietro e a quella di Solarolo, infine nel 1981 ha vinto il concorso per la Biblioteca Trisi di Lugo. Medri è stato prima vicedirettore e poi direttore fino al 2006, anno del suo pensionamento, dettato, come egli stesso ha più volte ribadito, dall’esigenza di “alleggerire il peso degli impegni lavorativi”, poiché già in quegli anni si erano fatti sentire i primi segnali della malattia che lo ha accompagnato fino alla scomparsa nel gennaio 2021.

L’attenzione di Sante Medri è sempre stata rivolta alla promozione della cultura e in particolare della lettura, dei servizi bibliotecari rivolti ai lettori di tutte le fasce di età, dai più piccoli agli adulti. Ha dedicato grande impegno organizzativo in occasione di convegni e mostre di elevato contenuto storico-culturale. Si ricordano ad esempio le iniziative su Giuseppe Compagnoni, Gregorio Ricci Curbastro, Gioachino Rossini, il cardinale Bertazzoli, i Ferretti, famiglia di importanti tipografi lughesi, Francesco Balilla Pratella, quello sul bicentenario della Biblioteca Trisi e tante altre non meno significative.

La storia, la letteratura e la scrittura sono state le sue più grandi passioni: la ricerca dell’identità attraverso la documentazione storica è stata alla base delle sue scelte professionali. Importante, nel campo della valorizzazione dei fondi della Trisi, la strategia di unire il libro antico al moderno, le vecchie carte ai nuovi mezzi di comunicazione. Il suo impegno organizzativo e di ricerca hanno dato un contributo significativo alla conoscenza della Biblioteca Trisi, che ha visto aumentare in maniera evidente il suo bacino d'utenza, e hanno irrobustito l'approfondimento della storia lughese con ricadute non solo a livello locale. Numerosi i saggi di carattere storico e letterario che ha pubblicato nel corso degli anni, alcuni dei quali raccolti nella pubblicazione Cultura e società a Lugo dal ‘600 al ‘900, edita dalla casa editrice La Mandragora di Imola nel 2000. Si deve a lui anche la monografia La Biblioteca Comunale “Fabrizio Trisi” di Lugo. 1803-2003, realizzata in occasione del bicentenario della biblioteca. 

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