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Cronaca Lugo

Lugo, la giunta incontra i cittadini per presentare il bilancio preventivo 2014

Continueranno fino al 4 marzo le serate di presentazione pubblica del Bilancio preventivo 2014 del Comune di Lugo, nei centri civici di tutte le frazioni e consulte del territorio

Continueranno fino al 4 marzo le serate di presentazione pubblica del Bilancio preventivo 2014 del Comune di Lugo, nei centri civici di tutte le frazioni e consulte del territorio. Due gli appuntamenti per ogni serata, sempre alle 20.45: giovedì 20 a Bizzuno e Villa San Martino, lunedì 24 a Belricetto e Voltana (in questo caso, l’assemblea inizierà alle 20.30), martedì 25 Lugo Nord, giovedì 27 Centro storico, venerdì 28 San Lorenzo/Cà di Lugo (in questo caso, l’assemblea sarà unica, nel centro civico di San Lorenzo). Si prosegue lunedì 3 marzo con Giovecca e martedì 4 marzo a Santa Maria in Fabriago. Già svolte le assemblee per le consulte di Lugo Est e Lugo Ovest e per le frazioni di San Potito e Ascensione.

“I limiti imposti dallo stato per la rimodulazione della finanza locale rischiano di mettere in crisi i bilanci di molti comuni italiani – sottolinea l’assessore al Bilancio Nicola Pasi -. Ma ad essere messi in crisi non solo i bilanci, il rischio è che si rompano gli equilibri di una fiscalità locale costruita e concertata sui territori. Senza un intervento correttivo la minore tassazione sulla prima casa che passa dal 5 al 2,5 per mille rischierebbe di scaricarsi sui beni che producono lavoro (capannoni, uffici, negozi e terreni agricoli) e di riflesso sulle attività più esposte alla crisi. Per questa ragione i comuni della Bassa Romagna hanno deciso per il 2014 di destinare 2,1 milioni di euro ottenuti dai risparmi dell'unione al contenimento della fiscalità locale. Grazie a tale intervento è stato, infatti, possibile garantire una sostanziale invarianza fiscale per beni produttivi e terreni agricoli e introdurre una detrazione d'imposta per le prime case a bassa rendita (una detrazione che cresce se nella famiglia sono presenti figli minorenni)”.

“Per esempio, la simulazione su di un caso reale relativo a un negozio di abbigliamento in centro a Lugo di 70 mq indica che nel 2013 (con aliquota al 9,5 per mille), il negozio pagava 1241 euro di IMU e 21 euro di tassa sui servizi indivisibili (pari a 0,30 centesimi al mq). In totale, dunque, nel 2013 la tassa era di 1262 euro. Nel 2014, con aliquota al 9,8 per mille, l’IMU per lo stesso negozio sarà di 1281 euro, e comprende già la tassa sui servizi indivisibili. Dunque, la differenza è di 19 euro, che su 1241 euro corrisponde a un +1,5 per cento. Tali valori possono variare col variare della rendita catastale e dei metri quadri, ma le diverse simulazioni fatte su casi reali confermano una sostanziale invarianza complessiva della pressione fiscale su tutti i beni produttivi, che erano i più esposti alla manovra”.

“Lavorando in unione e avendo assunto la riduzione delle spese di gestione come uno degli obiettivi di quel lavoro - conclude Pasi -, di anno in anno i comuni della Bassa Romagna riescono a produrre importanti risparmi. Grazie a tali risparmi (che ricordiamo lo scorso anno sono stati investiti a sostegno dei servizi sociali, di cui la crisi sta amplificando il bisogno, e a iniziative di sostegno dell'economia locale) i comuni della Bassa Romagna sono riusciti a scongiurare una stangata fiscale che rischiava di riversarsi in modo squilibrato sul territorio. Tale scelta risulta essere molto impegnativa per i bilanci dei comuni. Confidiamo che il confronto tra Anci e Governo possa produrre uno scenario migliore”.

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