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Cronaca Lugo

Lugo, il sindaco in visita all'ospedale incontra il nuovo Direttore medico

L’intervento forse principale attualmente in corso di progettazione è la riqualificazione della Rianimazione: il termine della progettazione è previsto a settembre 2019

Venerdì mattina il Presidio Ospedaliero “Umberto I” di Lugo ha ospitato la visita del sindaco Davide Ranalli, già programmata da alcuni giorni, per fare il punto sulla situazione dell’ospedale. “Ogni anno come sindaci ci prendiamo l’impegno di monitorare lo stato del nostro ospedale - ha dichiarato il sindaco -: rispetto agli impegni presi da parte dell’Ausl e rispetto alle esigenze della cittadinanza. Oggi abbiamo potuto constatare lo stato di avanzamento del nuovo Padiglione D, un investimento importante di 4.750.000 euro che andrà a qualificare ulteriormente il nostro ospedale, nonché i lavori per il nuovo pronto soccorso, atteso e urgente; abbiamo potuto incontrare il personale che qui ogni giorno lavora con professionalità e dedizione. L’Ausl della Romagna ha compiuto un passo importante e coraggioso, ovvero ha unito le forze di tutte le eccellenze pubbliche delle tre province romagnole per creare un modello capace di precedere i tempi rispetto all’evoluzione del servizio sanitario: mi auguro che la Regione Emilia-Romagna sappia riconoscere questo sforzo, che richiede risorse e investimenti capaci di dare risposte concrete ai cittadini, anche rispetto alle paure che ogni cambiamento porta inevitabilmente con sé”.

Il Presidio Ospedaliero di Lugo si estende su una superficie di cinquantamila metri quadrati, di cui oltre 44mila coperti. La struttura ospedaliera è suddivisa in padiglioni. Il Padiglione A, che si eleva per cinque piani, ospita le attività di Medicina d’Urgenza, Rianimazione, Cardiologia e Utic, Chirurgia, Urologia, Ginecologia e Ostetricia, Terapia antalgica, Ortopedia, Degenza breve, Pneumologia, Post acuti, Pediatria, Day Hospital di Medicina, Oculistica, Riabilitazione, Centro di Prevenzione Oncologica. Presso il Padiglione B sono situati la Lungodegenza, l’Endoscopia digestiva, la Riabilitazione intensiva e la Medicina. Nel Padiglione C si trovano ambulatori e poliambulatori con servizi di Ginecologia e Diabetologia, la Dialisi, il Centro Avis, la Dermatologia e il Day Hospital Oncologico, la Terapia Antalgica, il Laboratorio a risposta rapida. Infine, il Padiglione E ospita il Pronto Soccorso e la Radiologia.

Il Padiglione D è attualmente allo stato di cantiere; sono infatti in costruzione, e vi troveranno sede definitiva: la nuova Dialisi (al pianterreno), l’Otorinolaringoiatria (al primo piano), l’Oculistica (con 16 ambulatori al primo e secondo piano), l’Endoscopia digestiva (al secondo piano). Costo complessivo dell’opera, 4.750.000 euro: i lavori, la cui fine è prevista entro il 2019, prevedono la demolizione e la ricostruzione ex novo di questa area dell’Ospedale poiché un intervento di ristrutturazione sull’esistente sarebbe stato più dispendioso e meno funzionale. In questo modo per il rivestimento della struttura sono stati usati materiali che consentiranno di fare di quell’edificio un padiglione ad “impatto ambientale zero”, grazie alle politiche di conservazione energetica.

Tra gli ulteriori lavori per i quali attualmente è in corso la progettazione, si possono citare: interventi impiantistici per il risparmio energetico sempre presso il Padiglione D, il collegamento di quest’ultimo col resto del Presidio ospedaliero, il nuovo Laboratorio a risposta rapida e trasfusionale i cui lavori termineranno entro l’estate prossima e che troverà spazio nelle vecchie cucine al pianterreno del Padiglione C. Ma l’intervento forse principale attualmente in corso di progettazione è la riqualificazione della Rianimazione. Per la Rianimazione il termine della progettazione è previsto a settembre 2019 così da poter inserire l’opera tra i finanziamenti previsti dal Programma Regionale degli Investimenti.

Il sindaco, accompagnato dal direttore generale dell’Ausl Marcello Tonini e dal direttore medico del presidio Paolo Fusaroli, ha quindi visitato vari reparti:

Pronto soccorso - Sul fronte strutturale, va ribadito che è stata realizzata la nuova Osservazione Breve Intensiva (OBI) ed è stata ampliata l’intera area del triage/barrellati allo scopo di dedicare l’intero piano alle operazioni di Pronto Soccorso, raddoppiando così di fatto gli spazi a disposizione. Grazie a questi interventi strutturali (l’OBI) – ha spiegato la primaria dottoressa Ivana Valenti - è stato possibile diminuire i ricoveri e, soprattutto, migliorare la diagnostica e il contenimento del rischio clinico. In queste aree è stata tra l’altro prevista ed è in corso di realizzazione una nuova Sala Radiologica dedicata al Pronto Soccorso grazie alla quale i pazienti che hanno bisogno di accertamenti radiologici non dovranno più essere trasportati e presi in carico dalla Radiologia, con un conseguente e significativo risparmio di tempo. Il tutto sarà completato, e dotato di un nuovo apparecchio radiologico, dopo l’estate. A questo fine è stato effettuato il trasferimento della postazione del 118. Gli accessi al Pronto Soccorso nel 2018 sono stati poco meno di quarantamila.

Radiologia - Anche qui molti e significativi lavori sono già stati fatti, per ospitare la nuova Tac (investimento di circa 500mila euro) e l’apparecchio radiologico telecomandato e una serie di interventi di riqualificazione energetica (investimento di 452mila euro). Oltre alle opere di edilizia ospedaliera, infatti, la valorizzazione del Presidio Ospedaliero Umberto I di Lugo passa anche dall’acquisizione di apparecchiature medicali di altissimo livello. Basti pensare, come ha ricordato il primario dottor Carlo Orzincolo, alla Tac e al telecomandato già citati sopra, per una spesa complessiva di circa 750mila euro e all’installazione del nuovo apparecchio radiologico nei locali del Pronto Soccorso.

Day Hospital Oncologico e Hospice - Il Day Hospital oncologico è stato oggetto di una recente opera di riqualificazione e umanizzazione, mentre all’Hospice è stata recentemente attivata una “sala del silenzio” in cui i paziente e/o loro parenti possano avere momenti di raccogliemento.

Sempre nell’ambito della visita si è colta l’occasione anche per fare il punto su vari altri aspetti:

Attività chirurgica - Con oltre 13mila interventi effettuati nel 2018, l’attività chirurgica, in particolare quella di Chirurgia Generale, ha visto un incremento costante di prestazioni, concentrando in questa sede le attività di chirurgica minore, day surgery e ambulatoriale, rivolte sia ai residenti di Lugo sia ai cittadini delle località limitrofe.

Punto nascita e Riproduzione medialmente assistita - Nessun servizio è venuto meno rispetto al Punto nascita, e il calo del numero di parti si inserisce in un trend nazionale di denatalità associato ad una sempre maggiore presa in carico delle partorienti a rischio in termini di sicurezza dell’evento parto, anche attraverso la centralizzazione, quando ne ricorre la necessità, in una struttura a maggior intensità di cura. Ad ogni modo a Lugo l’attività del punto nascita continuerà, in sicurezza, attraverso la presenza di una guardia attiva ginecologica e pediatrica, e con tutti i requisiti di sicurezza necessari. A ciò si affianca l’attività di Fisiopatologia della Riproduzione che vedrà di qui a breve l’accorpamento con l’analoga struttura di Cattolica, con guida a Lugo.

La visita è stata occasione per ufficializzare il passaggio di consegne, alla direzione medica del Presidio, tra la dottoressa Marisa Bagnoli, ora in forze alla Direzione medica dell’Ospedale di Cesena, e il dottor Paolo Fusaroli. "Nello sviluppo del ‘Progetto Ausl Romagna’ si inserisce armonicamente anche il consolidamento dell’ospedale di Lugo, che è tutt’altro che depotenziato - ha spiegato Tonini - Ne è riprova tutto ciò che venerdì mattina abbiamo presentato in termini di sviluppo strutturale tecnologico ed organizzativo. Particolarmente significativi appaiono i dati dell’attività chirurgica che testimoniano come l’ospedale di Lugo stia diventando punto di riferimento per l’attività di media complessità anche per cittadini provenienti da altri ambiti territoriali. Attività che si sta avvalendo anche della collaborazione, a Lugo, del professor Giorgio Ercolani e della dottoressa Annalisa Curcio per quanto riguarda al chirurgia senologica ricostruttiva”.

Paolo Fusaroli è stato nominato Direttore medico del Presidio Ospedaliero di Lugo, ruolo prima ricoperto dalla dottoressa Marisa Bagnoli, ora in forze al Presidio Ospedaliero di Cesena. Sessantuno anni, ravennate, il professionista si occupava già di direzione medica in particolare presso l’Ospedale di Ravenna anche in qualità di sostituto del direttore. Coordinatore del Team operativo locale per il controllo delle infezioni e il buon uso degli antibiotici ha lungamente lavorato sulla vigilanza delle infezioni della ferita chirurgica, contaminazione da legionella nell’acqua sanitaria, germi resistenti agli antibiotici. Ha predisposto, anche partecipando a gruppi di lavoro regionali, linee guida, protocolli, studi e monitorato contratti relativi ai servizi di smaltimento rifiuti ospedalieri e pulizia ed igienizzazione delle strutture sanitarie. Ha attivato ed è stato il responsabile della “Psicologia ospedaliera”, nata per affrontare le problematiche connesse con le violenze di genere e sui minori e di supporto nel campo materno infantile ed oncologico. Forte impegno anche sul fronte dell’edilizia ed organizzazione ospedaliera e sanitaria: il dottor Fusaroli ha tra l’altro coordinato il gruppo di lavoro per la centralizzazione del Laboratori Analisi di Pievesestina. Dal 2001 al 2016 ha collaborato coi coordinatori locali nella gestione delle donazioni di organi e tessuti.

Precedentemente, per l’Ausl di Ravenna, ha svolto un incarico aziendale di Coordinamento indirizzo consulenza studio e ricerca, ha collaborato al processo di dipartimentalizzazione dell’organizzazione ospedaliera, anche istituendo la degenza breve chirurgica, ha gestito in qualità di responsabile la Struttura Sanitaria di Fusignano ed è stato vicedirettore sanitario dei presidi ospedalieri di Comacchio e Codigoro. Tra il 1985 e il 1986 è stato sottotenente medico, Capo Nucleo Igiene e Profilassi per l’Aeronautica Militare presso l’aeroporto di Cervia. Laureatosi in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa nel 1985, si è specializzato in Sanità pubblica nell’89 e in Igiene e organizzazione dei servizi ospedalieri nel ’98, alle università di Pisa e Ferrara; nel 2000 ha conseguito il Master in Evidence based health care presso l’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia Romagna e nel 2001 il perfezionamento in Programmazione gestione e valutazione dei Servizi sanitari presso l’Università di Bologna. Successivamente ha continuato a frequentare seminari ed aggiornamenti in particolare sul rischio infettivo, incidenza di fattori ambientali di rischio per la salute, modelli organizzativi ospedalieri, accreditamento, malattie infettive (in particolare su Sars ed Ebola ha elaborato i protocolli di rischio ospedaliero). Sul fronte universitario il dottor Fusaroli insegna da molti anni presso le università di Bologna e Ferrara anche seguendo varie tesi di laurea. Decine le pubblicazioni sugli argomenti di competenza e le relazioni a convegni in tutt’Italia.

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