Lugo, il Teatro Rossini verso la riapertura: esposto un manifesto di 24 metri che racconta la sua storia
In attesa della riapertura ufficiale del teatro, si ripercorrono i 265 anni dall'edificazione del luogo della cultura amato dai lughesi
Il Teatro Rossini di Lugo sta finalmente per riaprire dopo i lavori di restauro: E per celebrare il giorno della riapertura (il 15 maggio), data attesa dai cittadini lughesi e non solo, da martedì è affisso un poster gigante per ricordare la storia architettonica e artistica del teatro. Si tratta di un manifesto lungo 24 metri e alto 3 metri su Largo Balilla Pratella/Via Amendola: una sorta di installazione che ricorda le date principali della vita del Rossini e i motivi per i quali è così importante per Lugo e per i lughesi; una timeline da leggere e da ammirare.
Una storia lunga 265 anni che parte dal 1757 anno in cui il Consiglio della Comunità di Lugo decise l’edificazione di un teatro in muratura inaugurato nel 1761 quando venne rappresentata l’opera “Catone in Utica”. Altri anni importanti sono il 1813 quando si esibì in concerto Niccolò Paganini, il 1859 quando il teatro venne intitolato a Rossini che visse e studiò a Lugo dal 1802 al 1804 fino ad arrivare agli anni del 1900 con l’Aida diretta da Arturo Toscanini nel 1902, la trasformazione a cinema nel 1935 e la chiusura nel 1955. Nel 1981 il Comune di Lugo incarica l’architetto Pier Luigi Cervellati di redigere un progetto per il restauro e il recupero del Rossini che verrà poi inaugurato il 3 dicembre del 1986. Il manifesto resterà esposto fino al 15 maggio.