Lugo, "tutto esaurito" per le assistenti familiari

Continuano tutti i martedì e giovedì le lezioni del corso per assistenti familiari organizzato dal centro di formazione professionale Sacro Cuore di Lugo. Un vero successo, dato che le domande di iscrizione sono state più di 30, a fronte di un numero massimo di iscrizioni fissato a 15. L’alto apprezzamento per l’iniziativa, che ha visto iscriversi sia donne italiane, sia straniere, ha dunque aperto le porte a progetti futuri, previsti nelle strategie del CFP nel settore socio-sanitario, ancora in fase di definizione, per soddisfare anche coloro che non hanno potuto partecipare al corso attuale.

Il corso è di 180 ore e prevede 60 ore di teoria e 120 di stage in strutture per anziani sia pubbliche, sia private; proprio la parte pratica rappresenta una innovazione per questo tipo di corsi, in molti casi solamente teorici. L’iniziativa contribuisce a fare fronte alla crescente richiesta da parte delle famiglie di personale preparato per l’assistenza agli anziani. Il corso è gratuito in quanto è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, con un contributo dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

“Più che un lavoro, l’attività delle assistenti familiari è una missione - ha sottolineato il vicesindaco, Fausto Cavina, con delega ai Servizi sociali -. La popolazione sta invecchiando e gli istituti di ricovero faticano ad accogliere tutte le richieste, inoltre è sempre un bene che l’anziano riesca a continuare a vivere nella propria abitazione e con i suoi cari”. Al vicesindaco ha fatto seguito Madre Celestina Turci, che ha sottolineato che le cure delle assistenti familiari sono rivolte a persone che con la loro dignità hanno diritto a un servizio svolto con competenza, ma anche di ricchezza umana e di tanta comprensione.

“Le lezioni teoriche saranno svolte da esperti di settore di sicura esperienza e professionalità – ha sottolineato suor Veronica Bucchi, direttore del CFP Sacro Cuore -; gli stage saranno seguiti da tutor sia del CFP, sia delle strutture in cui si svolgeranno; alla fine del corso, una commissione composta da esperti del settore e presieduta da un EPV (Esperto dei Processi Valutativi) valuterà la preparazione raggiunta dalle corsiste, alle quali verrà rilasciato un documento che non sarà un semplice attestato di frequenza, ma una dichiarazione di ‘formalizzazione delle competenze’ acquisite durante il percorso formativo”. Le competenze formalizzate potranno essere riconosciute come crediti validi per chi volesse frequentare corsi di Operatore Socio Sanitario.