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Cronaca Faenza

Tre cavalli e 4 muli salvati dagli stenti e dalla fame: denunciati i proprietari

i padroni dei quadrupedi non avevano fatto nulla per le povere bestie che, oltretutto, rischiavano di morire di fame e di freddo

E' stato necessario l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Faenza per salvare dalla fame, dal freddo e dagli stenti una mandria di tre cavalli e quattro muli abbandonati a loro stessi dai proprietari. A segnalare la presenza dei poveri animali ai militari dell'Arma sono stati i contadini residenti nella zona di Baffadi, una frazione montana del comune di Casola Valsenio al confine con la Toscana, che avevano avvistato i quadrupedi che si aggiravano nei loro campi alla ricerca di cibo e riparo. Allo stesso tempo, diversi automobilisti che percorrevano la Ss 306 Casolana-Riolese si erano trovati gli animali davanti al muso dei loro veicoli rischiando un incidente. Con l'arrivo del maltempo, e la neve che ha imbiancato l'entroterra, cavalli e muli si erano avvicinati ancora di più ai centri abitati e, per trovare qualcosa da mangiare, avevano danneggiato le coltivazioni tatno che sia i contandini che il sindaco di Casola Valsenio avevano intimato ai proprietari della mandria di provvedere.

Una mandria da salvare

Nonostante l'intervento della Municipale, dei carabinieri Forestali e dell'Ausl, i padroni dei quadrupedi non avevano fatto nulla per le povere bestie che, oltretutto, rischiavano di morire di fame e di freddo. I carabinieri di Casola Valsenio hanno così dato inizio a un'operazione di salvataggio che ha visto partecipare anche i vigili del fuoco volontari e i contandini del territorio. I sette animali sono stati quindi avvistati in località Rio Valle, nei paraggi di un vecchio cimitero abbandonato, dove i militari dell'Arma hanno allestito un ricovero per cavalli e muli. Catturarli è stata un'impresa non facile dal momento che, dopo mesi di vita allo stato brado, le povere bestie non erano più abbituate alla presenza dell'uomo e non si lasciavano avvicinare.

Per riuscire a prenderli, carabinieri e volontari hanno comprato di tasca loro delle balle di fieno e, dopo aver attrezzato il ricovero a ridosso del muro del camposanto, hanno stretto un cerchio intorno agli animali i quali, attirati dal cibo, sono stati spinti nella loro nuova casa. E' stato chiesto anche l'intervento di un veterinario in quanto un cavallo zoppicava vistosamente e, tutti gli altri, erano sfiniti da fame e freddo. La mandria è stata sottoposta a sequestro preventivo e affidata alla custodia giudiziale dei militari dell'Arma che, a loro volta, sono risaliti fino al proprietario. A finire nei guai è stato un 68enne professionista della zona che è stato denunciato per maltrattamento e abbandono di animal, introduzione di animali in fondo altrui e pascolo abusivo. Per gli stessi reati sono stati denunciati in concorso con il proprietario anche i due soci dell'azienda agricola titolare della mandria, un 65enne e una 66enne, che dovranno anche rispondere di inosservanza delle ordinanze sindacali.

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