rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Conselice

Maltrattamenti all'asilo, condannate le maestre. "I soldi del risarcimento per i cortili delle scuole"

La sindaca Paola Pula: "Con questa notizia archiviamo definitivamente una vicenda che ha causato anni di sofferenza"

La sindaca di Conselice Paola Pula interviene sulla sentenza di condanna per le tre ex maestre accusate di violenza su bambini all'asilo Mazzanti di Conselice, dove all'epoca dei fatti prestavano servizio. Le donne sono state condannate a pagare all'amministrazione comunale un risarcimento di 30mila euro a titolo di danno non patrimoniale (danno di immagine) e altri 40mila euro a titolo di danno patrimoniale.

"Ringrazio la segretaria comunale Margherita Morelli e l'avvocato Valerio Tallini per il lavoro svolto - dichiara la prima cittadina -. Con questa notizia archiviamo definitivamente una vicenda che ha causato anni di sofferenza, prima di tutto ai bimbi coinvolti e alle loro famiglie. Come amministrazione comunale non potevamo non intentare questa causa, che infatti ci ha visti uscirne vincitori: il riconoscimento del danno di immagine è importante, perché questa vicenda ha screditato non solo la reputazione di un servizio pubblico, ma quello di una intera comunità educante".

Le somme che saranno incassate, annuncia il Comune di Conselice, saranno destinate a un progetto per l'educazione all'aria aperta attraverso la progettazione ad hoc dei cortili delle scuole, a partire dai nidi e dalle scuole dell'infanzia.

"Sul nido di Conselice stiamo attendendo la conferma dei finanziamenti per un progetto di ampliamento e di ristrutturazione dell'esistente - continua la sindaca Pula -. Il progetto, che complessivamente conta lavori per oltre 1 milione di euro, è già in una graduatoria provvisoria per un finanziamento di 777mila euro e dovrebbe rientrare nella graduatoria definitiva per i finanziamenti previsti dal bando ministeriale del Pnrr. Un intervento che cambierà completamente il nido Mazzanti".

Secondo le indagini dei carabinieri, i maltrattamenti erano andati avanti dal 2006 al 2010: nel 2018 due delle ex maestre erano state condannate in via definitiva rispettivamente a 3 anni e a un anno e 6 mesi; la terza intanto aveva già patteggiato un anno e 8 mesi. Nel fascicolo penale compariva una quarta educatrice già referente per il Comune di Conselice e cioè non dipendente di una cooperativa di Faenza al contrario delle sue colleghe. Per lei l'accusa era di avere taciuto situazioni che conosceva.

In appello la contestazione di maltrattamenti su fanciulli per omissione era stata però derubricata in omessa denuncia: da un anno di carcere la donna era passata a una multa di 300 euro. In seguito al solo ricorso dei genitori di un bambino - e dunque valido per le sole statuizioni civili - la Cassazione aveva deciso che in effetti andava vagliata in apposito giudizio civile la eventuale posizione di garanzia dell'imputata.

L'inchiesta sul Mazzanti era scattata da una denuncia presentata da un'ex dipendente dell'asilo e da un'ausiliare ancora in servizio. Il 7 dicembre 2010 c'era pure stato un esposto dell'allora sindaco, il defunto Maurizio Filipucci. Le accuse più pesanti era state formulate per l'allora coordinatrice: tirate per i capelli, schiaffoni, insulti, urla, trascinamenti per un braccio e per i piedi. Tra i capi d'imputazione, figuravano anche bambini costretti a ingoiare il cibo rigurgitato, chiusi in bagno o nel ripostiglio dei detersivi, lasciati nudi sul pavimento o incustoditi nei lettini o ancora con la testa infilata dentro al water.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maltrattamenti all'asilo, condannate le maestre. "I soldi del risarcimento per i cortili delle scuole"

RavennaToday è in caricamento