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Cronaca

Maltrattamenti in famiglia, padri-padroni nel mirino della Squadra Mobile

Il primo caso fa riferimento ad un padre che maltrattava i due figli minorenni, ancora in età scolare, con percosse, punizioni e asfissianti richiami disciplinari

Tre casi di episodi di maltrattamenti al vaglio degli agenti della Questura di Ravenna. Il primo fa riferimento ad un padre che maltrattava i due figli minorenni, ancora in età scolare, con percosse, punizioni e asfissianti richiami disciplinari. L’uomo, di 53 anni, originario della provincia di Cagliari è residente da anni a Ravenna dove lavora come operaio. Dopo le prolungate indagini svolte dalla sezione specializzata della Squadra Mobile, il giudice ha emesso un provvedimento di allontanamento dall’abitazione familiare per tutelare i bambini che continuano ad essere seguiti dalla madre.  La famiglia è stata supportata dai Servizi sociali che ancora oggi sono impegnati nell’aiuto familiare.

Il secondo caso vede coinvolto un uomo di 57 anni, originario della provincia di Reggio Calabria, già denunciato per maltrattamenti commessi nei confronti della moglie e dei figli nella sua provincia di origine, è stato denunciato a Ravenna dalla Squadra Mobile anche per stalking dopo l’ennesima denuncia della moglie, esasperata dai continui atti persecutori che l’uomo con cadenza quotidiana rivolgeva a tutti i componenti del nucleo familiare. Non si limitava solo alle telefonate, faceva inseguimenti e pedinamenti nelle zone frequentate dalla ex moglie e figli minorenni. E’ stato trovato in provincia di Reggio Calabria, essendo anche colpito da un foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Ravenna nel luglio 2014, dove gli è stato notificato un divieto di avvicinamento di 500 metri dai familiari e contestuale divieto di comunicare con loro in ogni modo.

Il 24 novembre scorso, un’operazione in trasferta sempre per gli operatori della Sezione che contrasta i reati e episodi di violenza di genere. I poliziotti sono arrivati in provincia di Ferrara per eseguire un provvedimento di custodia in carcere del giudice del capoluogo bizantino, come misura di aggravamento di un precedente divieto di avvicinamento alla moglie e al figlio, per maltrattamenti, minacce e atti persecutori nei confronti della ex moglie. L’uomo, di 39 anni, originario della provincia di Vibo Valentia, che per tempo ha vissuto con la famiglia nella zona del Lughese, è stato trovato in casa di un amico, che lo aveva ospitato. I poliziotti della Squadra Mobile dopo averlo identificato lo hanno portato direttamente al carcere di Ferrara.

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