Imbrattato il camion-vela della campagna anti-aborto: "Non ci faremo intimidire"
"Per il mio corpo scelgo io", "Basta Medioevo". Sono le frasi che sono state trovate sul camion-vela che in questi giorni sta circolando per pubblicizzare la campagna di sensibilizzazione anti-aborto
"Per il mio corpo scelgo io", "Basta Medioevo". Sono le frasi che giovedì mattina sono state trovate sul camion-vela che in questi giorni sta circolando a Faenza per pubblicizzare la campagna di sensibilizzazione anti-aborto promossa dalla onlus "Pro Vita" sostenuta dalle associazioni "Pro Life" della provincia; tra queste anche l'associazione culturale San Michele Arcangelo, che ha definito i graffiti come un "gesto violento, nella peggiore tradizione del totalitarismo. Non ci faremo intimidire".
I manifesti apparsi in giro per Ravenna, Cervia, Milano Marittima, Alfonsine, Russi e Lugo hanno sollevato numerose critiche da parte di diverse parti politiche: mercoledì, inoltre, il capogruppo di Ravenna in Comune Massimo Manzoli ha depositato un question time in consiglio comunale per chiedere l'immediata rimozione di cartelloni e camion-vela, definiti dal consigliere d'opposizione "inopportuni, un pericoloso attacco alla legge 194, ai diritti conquistati dalle donne dopo anni di battaglie civili, alla libertà di scelta e al diritto alla salute".
"L’atto censorio invocato da queste sigle politiche sarebbe impugnato e creerebbe le condizioni per sviluppare ulteriori strategie sul potenziamento della campagna di informazione - rispondono dall'associazione San Michele Arcangelo - Già in passato il Centro di aiuto alla vita di Ravenna e i Movimenti per la Vita di Ravenna e di Lugo avevano realizzato iniziative simili di servizio e di informazione in altri anniversari della legge 194, rappresentando nei manifesti foto di un bambino nel grembo materno alla stessa epoca gestazionale, e dando i loro riferimenti per chi ha bisogno di aiuto. L’amministrazione stessa si è dichiarata disponibile a ogni opportuno confronto anche sul gravoso tema della natalità. Con questa campagna vogliamo inoltre rendere servizio a tutte quelle donne che hanno abortito: in troppi casi non sono state loro offerte alternative per permettere di tenere il bimbo vivo".