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Cronaca

“Non più schiavi ma fratelli”: a Ravenna la Marcia della Pace

L'obiettivo enunciato quest’anno da Papa Francesco nel suo Messaggio di Pace al Mondo, è globalizzare la fraternità per sconfiggere “l’abominevole fenomeno” della schiavitù.

La costruzione di una civiltà fondata sulla pari dignità di tutti gli esseri umani, senza discriminazione alcuna. Con questo auspicio si è svolta mercoledì la tradizionale Marcia della Pace nel centro di Ravenna. Il corteo si è incamminato dietro uno striscione con il titolo dell’evento: “Non più schiavi ma fratelli”. L'obiettivo enunciato quest’anno da Papa Francesco nel suo Messaggio di Pace al Mondo, è globalizzare la fraternità per sconfiggere “l’abominevole fenomeno” della schiavitù.

Nel prima parte del messaggio appositamente scritto per la Giornata mondiale della pace, papa Bergoglio descrive tutte le possibili cause di schiavitù del XXI secolo e “le vittime del lavoro-schiavo, i migranti privati della libertà, abusati, detenuti in modo disumano, ricattati dal datore di lavoro; gli schiavi sessuali, i bambini-soldato vittime dell’espianto di organi o di forme mascherate di adozione, prigionieri di terroristi”.

Il pontefice esorta gli Stati ad applicare “meccanismi efficaci di controllo per non lasciare spazio a corruzione ed impunità”. Per fare questo occorre un’azione comune attraverso la “globalizzazione della fraternità”, che sappia contrastare la “globalizzazione dell’indifferenza” così diffusa nel mondo contemporaneo.

La Marcia della Pace (fotoservizio Argnani)

“La schiavitù – continua Bergoglio - è una terribile ferita aperta nel corpo della società contemporanea, è una piaga gravissima nella carne di Cristo!”. Per contrastarla efficacemente, occorre innanzitutto riconoscere l’inviolabile dignità di ogni persona umana e tenere fermo il riferimento alla fraternità, che richiede “il superamento della diseguaglianza, in base alla quale un uomo può rendere schiavo un altro uomo”. Ne consegue l’impegno di “prossimità e gratuità per un cammino di liberazione e inclusione per tutti”.

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