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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Matteucci alla marcia della pace: "Ravenna è contro il terrorismo"

"Nelle nostre città, a Ravenna, vogliamo vivere in pace con chi pratica la propria religione in pace - evidenzia il primo cittadino -. Vanno individuate e isolate le frange fanatiche e fondamentaliste, che usano la religione per fare la guerra"

Ci sarà anche il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, alla marcia della pace in programma giovedì "per testimoniare l'impegno di Ravenna per la pace e contro il terrorismo. Ci sarò, come il 20 novembre in piazza San Francesco, alla fiaccolata dopo la strage di Parigi: insieme a me c'era anche il nostro Enrico Liverani, poche ore prima di lasciarci per sempre. Anche in questa occasione la comunità musulmana ravennate aderisce alla fiaccolata promossa dal nostro Arcivescovo. È una bella cosa".

"Nelle nostre città, a Ravenna, vogliamo vivere in pace con chi pratica la propria religione in pace - evidenzia il primo cittadino -. Vanno individuate e isolate le frange fanatiche e fondamentaliste, che usano la religione per fare la guerra. A Ravenna, come in molte altre città, abbiamo scovato singoli terroristi internazionali che non hanno messo e non metteranno mai radici a casa nostra. Lo scontro non è fra due civiltà. non è fra Occidente e Islam. Lo scontro è fra diritti universali dell'uomo e fondamentalismo che distrugge i diritti delle persone. La nostra bandiera e la nostra barriera è la Costituzione, con la sua idea di laicità che non è la negazione del valore delle religioni, ma, al contrario, garanzia di libertà e argine al fanatismo".

"E anche quando useremo la forza, per spazzare via l'Isis e difendere il nostro Paese, non lo faremo mai come lo fa il nemico che dobbiamo combattere - prosegue il sindaco -. Emarginare chi usa la religione per fare la guerra, vincere questa guerra vivendo in pace con tutti quelli che vogliono vivere in pace:  noi non saremo mai come il nemico che dobbiamo sconfiggere. Ravenna non cadrà nella trappola dell'equazione immigrati=delinquenti, profughi=terroristi. No. A chi viene in pace chiediamo di osservare le nostre leggi e le nostre regole e di rispettare le nostre tradizioni. Noi rispettiamo la loro identità dentro la cornice irrinunciabile dei doveri e di diritti scritti nella Costituzione della Repubblica. Ci sarò con la fascia tricolore. So bene che molti cittadini hanno paura. Contrastiamo terrorismo e delinquenza, ma non rinunciamo ai nostri valori. Rinunciare ai nostri valori e alla nostra umanità, ci renderebbe troppo simili ai nemici che combattiamo e questo segnerebbe la loro vittoria e la nostra sconfitta. No. Noi concilieremo legalità e umanità. Questa è Ravenna".

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