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Giovedì, 5 Ottobre 2023
Cronaca Faenza

Ha servito spaghetti "notturni" ai faentini per quasi 40 anni: lo storico ristoratore va in pensione

L'oste della spaghetteria notturna più nota della Romagna si congeda: "I clienti me li ricordo tutti, sono diventati amici. Nel 1986 servii anche il Papa"

""Ringiovaniamo", ma non chiudo definitivamente la porta, se ci dovesse essere necessità sono pronto a dare una mano”. E’ emozionato ma non vuole ammetterlo Marco Barnabè, socio e anima dello storico ristorante notturno 'Spaghetti Notte' in via Zanelli a Faenza, che da poche ore ha finalmente raggiunto il traguardo della pensione. Ad annunciare il fatto che ‘Marcone’ stesse per appendere la camicia al chiodo, dopo anni di onoratissimo servizio all’insegna della schietta cordialità, è stato lo staff della spaghetteria più nota della Romagna attraverso i propri canali social.

La prossima settimana il locale chiuderà per le consuete ferie estive. Al momento della riapertura però dietro al bancone sotterraneo non ci sarà Barnabè, che per sua stessa ammissione ha ben altri piani: “Ora andrò un po’ in vacanza, poi aiuterò i miei fratelli in campagna. Sono diventato vecchio e iniziavo a stancarmi a stare in piedi di notte, anche se devo ammettere che mi divertivo ancora. D’altronde è sempre stato un piacere per me andare a lavorare e le persone che frequentano il locale col tempo sono diventate più amici che clienti". 

E di persone dai locali sotterranei di via Zanelli, con le tovagliette di ciascun anno e i foulard dei rioni di Faenza appesi al muro, ne sono passate tantissime: “Spaghetti Notte nacque nel 1983 da una meravigliosa idea di Antonio Cantagalli e Giancarlo Dalmonte. Io al tempo lavoravo all’Hotel Vittoria, ma frequentavo il locale come cliente - chiarisce Barnabè -. Mi proposero di andare a lavorare lì e così accettai, poi diventai socio. I clienti me li ricordo tutti e voglio bene a tutti. Per dare l’idea ho memoria di alcuni che mi chiedevano il seggiolone per i propri figli, e quei bambini di allora sono gli stessi che oggi mi chiedono di aggiungere il seggiolone al tavolo per i loro figli”.

Tra le persone che Barnabè ha servito e di cui si ricorda c’è anche Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita in Romagna nel 1986: "Io lavoravo da Spaghetti Notte da pochi mesi e Antonio Cantagalli organizzò il pranzo per Sua Santità, al seminario. Impossibile dimenticare quell’esperienza, e tra l’altro se ne parlò tantissimo”.

Indimenticabili sono anche i piatti che Marco Barnabè con competenza e passione ha servito, complice il fatto che in quarant’anni il menu della spaghetteria è cambiato molto poco. “Una cosa che mi piace è che noi continuiamo a fare la carbonara con la panna e l’amatriciana con la cipolla, qui la si faceva così all’inizio e non abbiamo mai cambiato. Anche se questi ingredienti non dovrebbero esserci, secondo i dettami della cucina. I piatti in generale sono sempre stati gli stessi da più di trent’anni. Abbiamo cambiato pochissimo il menu”.

Spaghetti Notte continuerà a essere un punto di riferimento notturno della città anche dopo l’estate, sebbene in sala sarà certamente più difficile rivedere ‘Marcone’ servire a un tavolo un piatto di 'Superlillo', di 'Sherwood' o di 'Re Artù'. "Devo fare un ultimo ringraziamento speciale. A mia moglie".

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