Mascherine obbligatorie al lavoro: chi deve indossarla per forza e per chi invece è raccomandata
Fino al 30 giugno, e non il 15 come ipotizzato in un primo momento, dovrà essere indossata dai lavoratori che condividono gli spazi - in uffici, in un negozi o catene di montaggio - o che vengono a contatto con il pubblico come dentro un supermercato
Governo e parti sociali hanno deciso di lasciare l'obbligo della mascherina nei luoghi di lavoro. Fino al 30 giugno, e non il 15 come ipotizzato in un primo momento, dovrà essere indossata dai lavoratori che condividono gli spazi - in uffici, in un negozi o catene di montaggio - o che vengono a contatto con il pubblico come dentro un supermercato. La decisione è arrivata al termine di un incontro per valutare l'aggiornamento del protocollo anti contagio sul luogo di lavoro, datato aprile 2021.
Per chi è obbligatoria
Commessi e negozianti continueranno a servire i clienti coprendo naso e bocca, così come barbieri e parrucchieri, per i quali la mascherina d’ordinanza è la Ffp2. Nella ristorazione esercenti, camerieri e barman devono continuare a indossare sempre le mascherine. Mascherina d'obbligo anche per chi lavora in hotel e strutture alberghiere.
Nel privato la mascherina resta obbligatoria, anche perché in caso di contagio il risarcimento rischia di ricadere sul datore di lavoro, mentre negli uffici pubblici è raccomandata, mai obbligatoria. Nelle aziende private in generale permane l’obbligo di mascherina, chirurgica o Ffp2 (ma non per chi lavora in condizioni di isolamento, ad esempio solo in stanza). Ripartono a pieno regime riunioni interne e trasferte, senza limitazioni.
Per chi è raccomandata
- per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive;
- per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni;
- per chi condivide la stanza con personale "fragile", negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti;
- per il personale che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due, salvo che vi siano spazi tali da escludere affollamenti ma anche nel corso di riunioni in presenza;
- deve essere usata comunque se si è in coda, anche al bar o per entrare in ufficio e "in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie".
Le regole per tutti
La mascherina rimane obbligatoria in pochi casi e in altri ambiti è solo raccomandata. E' rimasto l'obbligo (fino al 15 giugno) di utilizzare le FFp2 per:
- aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
- navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale;
- treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;
- autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
- autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente;
- mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale;
- mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado;
- spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso:
- è ancora obbligatorio indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.
È inoltre raccomandato - ma non obbligatorio - indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.