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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Mascherine al lavoro obbligatorie fino a fine giugno: tutte le informazioni

Le mascherine continueranno a essere fornite dai datori di lavoro come "dpi" (dispositivo di protezione individuale) e anche le altre misure presenti dovranno essere rispettate

Prudenza. Governo e parti sociali hanno deciso di lasciare l'obbligo della mascherina nei luoghi di lavoro. Fino al 30 giugno, e non il 15 come ipotizzato in un primo momento, dovrà essere indossata dai lavoratori che condividono gli spazi - in uffici, in un negozi o catene di montaggio - o che vengono a contatto con il pubblico come dentro un supermercato. La decisione arriva al termine di un incontro per valutare l'aggiornamento del protocollo anti contagio sul luogo di lavoro, datato aprile 2021.  Il vertice si è svolto in videoconferenza e hanno partecipato esponenti del ministero del Lavoro e del ministero della Salute, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e le associazioni del mondo datoriale.

Il documento di aprile 2021 viene confermato in tutte le sue parti. Le mascherine continueranno a essere fornite dai datori di lavoro come "dpi" (dispositivo di protezione individuale) e anche le altre misure presenti dovranno essere rispettate così come i comitati aziendali o territoriali/settoriali continueranno a svolgere un importante ruolo attivo.  La decisione sarà formalizzata a breve in un verbale ad hoc. Nessuna sopresa in quanto stabilito. Sono state proprio le associazioni dei lavoratori a voler procedere con la massima prudenza. Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio, già ieri aveva anticipato l'intenzione di chiedere al Governo l'uso della mascherina per i lavoratori almeno fino al 15 giugno, in particolare per tutti quelli a contatto con il pubblico.  

Prima della fine di giugno è previsto comunque un nuovo vertice per una ulteriore valutazione che tenga conto dell'evoluzione della pandemia e di sempre possibili ricadute nel prossimo autunno.   Il tema "mascherina sì" o "mascherina no" sul luogo di lavoro si è ripresentato dopo che, con la fine dell'emergenza, sono state dettate le nuove regole per i dpi e il Green Pass. Dall'inizio di maggio, la mascherina è rimasta obbligatoria solo in ambiti limitati mentre la certificazione verde è stata mandata in soffitta.

L'uso delle mascherine Ffp2 è raccomandato: 

  •     per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive;
  •     per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni;
  •     per chi condivide la stanza con personale "fragile", negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti;
  •     per il personale che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due, salvo che vi siano spazi tali da escludere affollamenti ma anche nel corso di riunioni in presenza;
  •     deve essere usata comunque se si è in coda, anche al bar o per entrare in ufficio e "in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie".

I dispositivi di protezione non sono necessari - chiarisce la circolare - in caso di attività svolta all'aperto, in caso di disponibilità di stanza singola per il dipendente, in ambienti ampi, anche comuni (ad es. corridoi, scalinate) in cui non vi sia affollamento o si mantenga una distanza interpersonale congrua.

Le regole per tutti

La mascherina rimane obbligatoria in pochi casi e in altri ambiti è solo raccomandata.  E' rimasto l'obbligo (fino al 15 giugno)  di utilizzare le FFp2 per:

  •     aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
  •     navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale;
  •     treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;
  •     autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
  •     autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente;
  •     mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale;
  •     mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado;
  •     spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso:
  •     è ancora obbligatorio indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

È inoltre raccomandato - ma non obbligatorio - indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico. 

L'articolo di Today

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