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Cronaca Cervia

"Mille piante da abbattere, la nostra non sarà più una 'città giardino'"

Il gruppo consiliare Progetto Cervia punta il dito contro l'amministrazione comunale

Una delle vocazioni cervesi più condivise dai cittadini e dai turisti è indubbiamente quella di essere una città verde, come amava definire il fondatore di Milano Marittima Palanti, una città giardino ricca di parchi, fontane e alberi. "Va dato atto alle amministrazioni che si sono succedete nella nostra città che proprio la tutela dei pini e delle piante in generale ha sempre avuto un rilievo importante, e il principio è sempre stato giustamente un faro guida per qualsiasi modifica attuativa anche di carattere edilizio - commentano dal gruppo consiliare Progetto Cervia - Oggi questa sensibilità da parte della Amministrazione di Cervia pare venire meno, con un piano di abbattimento degli alberi presenti a corredo delle strade della città senza precedenti. Oltre 650.000 euro di abbattimenti, che a costi attuali corrispondono forse a più di 1000 piante, che dovrebbero essere, secondo il piano, solo quelle che si presentano vecchie e che danneggiano marciapiedi e recinzioni private. L’amministrazione decide di risolvere un problema creandone un altro forse maggiore e al danno aggiunge anche la beffa: infatti il piano di abbattimento non prevede, da parte del Comune, nessuna ripiantumazione, obbligatoria invece per il privato cittadino. Ci siamo presi l'impegno di controllare con un esperto le alberature di alcune delle vie coinvolte nel primo stralcio (Via Ghiberti, Via Venere, Via Urano). Una percentuale piccolissima (sotto il 5%) delle piante che il comune prevede di abbattere sono ammalate o arrecano danni, un'altrettanto piccola percentuale è pericolante. E' previsto e imminente, invece, un taglio indiscriminato di tutte le piante presenti in quelle strade e che stravolgerà la conformazione delle vie della nostra città, alcune delle quali passeranno da strade ricche di vegetazione e di ombra a strade aride ed assolate. Una scelta sbagliata che non siamo certi ridurrà i costi di manutenzione, ma che renderà la nostra città più brutta e meno vivibile per i cittadini e i turisti".

Ma la 'beffa', secondo i consiglieri, sarebbe un'altra: "I privati per tagliare alberature su proprio terreno che hanno prodotto danni alle cancellate, ai muri di recinzione, alle case o addirittura ai cordoli dei marciapiedi o delle strade pubbliche, si debbono impegnare in lunghi e costosi iter burocratici ricevendo spesso assurdi dinieghi alle eventuali richieste di taglio. Invece di tagliare le alberature pubbliche, le si potenzino aumentando le aree pinetali, di Pinarella, Tagliata e Milano Marittima, destinando nuove aree a verde pubblico. Si consenta ai privati di ridurre i danni provocati dalle piante sulle loro proprietà con norme meno restrittive e penalizzanti. Prima di mettere mano a dei tagli indiscriminati di alberature sulle pubbliche vie, si riconsideri il regolamento del verde pubblico, modificandolo laddove necessario per migliorare la condizione vessatorie dei privati cittadini e per non stravolgere la vocazione di città giardino della nostra località. Progetto Cervia si opporrà con forza a questa operazione su tutto il territorio, in quanto improvvida e a costi totalmente a carico del bene della nostra comunità".

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