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Cronaca Faenza

Minacce, tentativi di suicidio, poi volano anche coltelli: giornata da incubo per una ragazza

“Vi prego aiutatemi non ce la faccio più”. Queste le prime parole di una donna rivolte ai carabinieri che l’hanno salvata strappandola dalle braccia del suo stalker.

L’INIZIO DELLA STORIA - Confortata dalle parole rassicuranti dei militari dell'Arma, la ragazza si e' confidata e dal suo racconto sono emersi mesi di persecuzioni e continue minacce di suicidio da parte del suo ex che non si era rassegnato alla fine della loro relazione amorosa. I due a maggio avevano iniziato una relazione amorosa e per brevi periodi avevano anche vissuto insieme a Faenza, dove il 27enne è domiciliato. Quando non si fermava in città, la donna tornava nel Padovano dove risiede insieme al figlio nato da un precedente matrimonio. 

CONVIVENZA BURRASCOSA - Durante la convivenza con l'albanese, pero', era venuta alla luce l'indole persecutoria dell'uomo, ossessionato da una morbosa gelosia che accendeva di frequente litigi e lo induceva a tenere sotto controllo il cellulare di lei. Dopo questi atteggiamenti la 30enne era ritornata sui suoi passi rendendosi conto che un futuro con quell’uomo non era proprio possibile a causa di quella gelosia quasi "patologica".  Così la giovane aveva deciso di tornare a casa sua in Veneto, con l'aiuto dell'ex-marito con il quale era rimasta in buoni rapporti. Da quel momento però il 27enne albanese ha vestito i panni dello "stalker" per convincere la donna a tornare con lui, infatti ha cominciato a perseguitarla con centinaia di telefonate e frequenti incursioni nel padovano, non solo a casa di lei ma anche sul posto di lavoro e dai suoi parenti. 

LO STALKING - L’escalation ininterrotta di comportamenti persecutori da parte dello stalker è proseguita per mesi al punto che la donna è stata costretta a cambiare le proprie abitudini a causa dell'ansia e della paura di incontrarlo visto che lui spesso si era anche appostato vicino casa sua arrivando anche a seguirla quando usciva di casa. Una volta l'uomo si era addirittura presentato presso la scuola dove la sua ex accompagnava il figlio e non era servito a nulla nemmeno bloccare i contatti con lui sui social per cercare di frenare quella forma di "amore ossessivo".

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